Runner-killer tradito dal suo GPS


L’incredibile storia di Mark “Iceman” Fellow, maratoneta per passione e sicario per professione.

Come Dr. Jekyill e Mister Hyde, Mark Fellow, 39enne di Liverpool ha l’animo goliardico del maratoneta e l’efferatezza del sicario.
Mark è un sicario per professione ed il soprannome “Iceman” deriva proprio dalla freddezza con la quale esegue i delitti che gli vengono commissionati.
Lo scorso anno Mark aveva ucciso John Kinsella, ma credeva di averla fatta franca.
Le prove a suo carico erano risultate essere insufficienti.

La svolta nelle indagini

Gli investigatori che seguivano il caso Kinsella però non si erano arresi e guardando le immagini delle gare podistiche a cui Fellow aveva partecipato si erano accorti che l’atleta disponeva di un GPS.

Così visionando tutti i percorsi compiuti da Fellow durante gli allenamenti, le forze dell’ordine hanno potuto constatare che il giorno del delitto, Fellow aveva compiuto 20 Km in bici, 4 Km a piedi e, arrivato presso l’abitazione di Kinsella, si era fermato per 8 minuti.

La traccia del GPS ha così integrato ciò che era già emerso da alcune testimonianze e dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza – prove però che erano state ritenute insufficienti ad incriminare Fellow.

Ma con la precisione del GPS non si scherza e i runner lo sanno bene.

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