Sarno, resta solo la cenere
Un impressionante incendio divampato ieri pomeriggio intorno alle 17:00 ha ridotto in cenere una zona alle pendici del Monte Saretto. Le fiamme, alimentate dal forte vento di ieri, sono arrivate a lambire numerose abitazioni. Circa 300 sono state le persone evacuate.
Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che, congiuntamente agli operatori dell’Aib (Anticendio Boschivo), si sono immediatamente attivati per domare le fiamme.
Questa mattina, dalle prime luci dell’alba, gli elicotteristi hanno lavorato senza sosta per spegnere gli ultimi focolai. Diverse squadre di vigili del fuoco sono intervenute per la bonifica dei siti che lambiscono le abitazioni.
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“Un assassinio contro la nostra terra…Non arrendiamoci”
“Sarno mia, Sarno nostra, non sappiamo più come difenderti. La rabbia che abbiamo adesso diventerà un motivo ancora più forte per continuare a cercare ogni mezzo, ogni strada per proteggerti. Cari concittadini, ora non riuscirò a raccontarvi ogni istante di questa giornata terribile, per fortuna lo hanno fatto i media che ringrazio per esserci stati accanto e, per avermi dato la possibilità di denunciare a gran voce questo assassinio contro la nostra terra. Ho visto nei vostri occhi lo sconforto, la rabbia, l’incredulità. Non arrendiamoci. Sono al Comune, insieme ad assessori e consiglieri, ora attendiamo gli elicotteri che arriveranno intorno alle 5, al buio non possono operare. Porteranno a termine le operazioni di spegnimento avviate da uomini e donne che questa sera per noi e per la nostra comunità hanno rischiato la loro vita. Cercheremo di ridurre al minimo i disagi delle famiglie evacuate. Ho chiesto a gran voce gli uomini dell’Esercito Italiano sul nostro territorio subito”
Si legge in un doloroso post pubblicato su Facebook dal Sindaco del Comune di Sarno, Giuseppe Canfora.
“Ci voglio quarant’anni per creare un bosco e due ore per distruggerlo”
“Ci voglio quarant’anni per creare un bosco e due ore per distruggerlo” – Con queste parole, il primo cittadino ha commentato quanto accaduto. Sarno il giorno dopo l’incendio è l’immagine della devastazione.
Il primo cittadino ha ordinato la chiusura delle scuole per questa mattina e ha messo a disposizione l’Istituto scolastico «Baccelli» per accogliere gli sfollati durante la notte appena trascorsa.
La città, tristemente nota alle cronache per l’alluvione avvenuta nel maggio del 1998, ha subito una nuova pesante ferita. In attesa che le autorità inquirenti accertino l’origine del rogo, l’ipotesi più accreditata al momento è che l’incendio sia di origine dolosa.
(Fonte foto e video: pagina Facebook Portavoce Sindaco Giuseppe Canfora)