Perché l’enigmista non muore mai: trama e recensione di Saw X


Cinema: Saw – L’enigmista sembra non morire mai.Al cinema Saw X, che ha ancora tanto da svelare

Dopo i fatti del primo film “Saw – L’enigmista” John Kramer (Tobin Bell) ha pochi mesi di vita per via del suo cancro al cervello.

Decide di giocarsi il tutto per tutto prestandosi alle cure sperimentali del dottor Pederson, un trattamento misto di chirurgia e farmaci rivoluzionari.A prendersi cura di Kramer in Messico è la figlia di Pederson, Cecilia (Synnøve Macody Lund) ma l’uomo ben presto si scoprirà che si tratta di una truffa.

L’enigmista non potrà allora che reagire alla sua maniera, dando una sua peculiare possibilità di redimersi a chi ha lucrato prendendosi gioco di persone che soffrono come lui.

Saw X, recensione

L’enigmista sembra non morire mai, almeno cinematograficamente parlando.Merito di un’idea vincente di James Wan e Leigh Whannel, che quasi vent’anni fa realizzarono un horror a basso budget che ha fatto la storia del genere contemporaneo.

Un personaggio affascinante nella sua pur inquietante filosofia, una trappola diabolica dopo l’altra, un montaggio e dei movimenti di macchina ormai inconfondibili.Sono solo alcuni degli ingredienti che hanno prodotto sempre con buoni riscontri di pubblico dieci lungometraggi, ad eccezione forse del meno efficace spin-off “Spiral – L’eredità di Saw” (che abbiamo recensito qui).

John Kramer alias Jigsaw ha ancora un suo indiscutibile fascino che tiene botta agli anni che passano, qui coadiuvato da una sceneggiatura firmata da Josh Stolberg e Peter Goldfinger che riesce a raccontare qualcosa di nuovo.

L’intreccio ci mostra sempre al centro il protagonista, scavando nelle sue vicende personali e questa volta anche nelle sue emozioni più profonde.La violenza, il sadismo e lo splatter estremi nel loro ripetersi e talvolta nel loro rendersi più assurdi sono diventati probabilmente anche più tollerabili per gli affezionati della saga.

Altro pilastro inossidabile del franchise il qui monumentale Tobin Bell, che ha più occasioni per mostrare il suo talento spalleggiato dall’ottima Synnøve Macody Lund.Ritroviamo anche la vecchia conoscenza Amanda (Shawnee Smith), socia indispensabile per Kramer.

Durante la visione si sa già dove andrà a parare il film, il percorso appare però abbastanza brillante in modo da intrattenere efficacemente senza tempi morti né inutili lungaggini.Certamente il motivo di maggiore interesse sono sempre i macchinari diabolici messi a punto dall’enigmista, che poi sono anche ciò che i fan attendono con trepidazione.

Il regista Kevin Greutert lo sa e sta molto attento a rispettare dinamiche e stilemi della serie, già diretta tra l’altro in altri due titoli.Un universo, in sintesi, che funziona ancora e finora ha le sue ragioni di sopravvivere, confermando una buona messa in scena e un enigmista di cui abbiamo ancora qualcosa da scoprire.

“Saw X” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 25 ottobre 2023.

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