Smascherati 55 dipendenti dell’ Ospedale Loreto Mare dediti all’assenteismo.
Brutto risveglio lavorativo stamane 24 febbraio per alcuni dipendenti dell’Ospedale Loreto Mare di Napoli, adusi allo sport preferito quello del ‘furbettare’, ovvero obliterare il cartellino delle presenze per svolgere il lavoro altrove con ulteriore introito economico, senza traccia.
Ma per l’obliterazione, essendo già di per sé troppo onerosa, era stata demandata a 20 operatori socio sanitari di praticare l’altro sport di moda negli enti pubblici: quello dello ‘strisciamento veloce’ in serie, circa una ventina, per coprire l’assenza dei furbetti.
Un meccanismo ben organizzato, ma scoperto dalla Guardia di Finanza che questa mattina ha sortito il Blitz ‘smaschera tutti’, per i 55 dipendenti dediti all’assenteismo, su ordine del procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, che ha coordinato l’inchiesta delegata al pm Ida Frongillo.
Una inchiesta durata due anni, per 94 dipendenti dell’Ospedale Loreto Mare, svolta dai carabinieri del Gruppo Tutela Salute e del Nas di Napoli, avviata in seguito a un esposto anonimo che segnalava come tre dirigenti trascorressero molte ore in strutture private, come tra cui il «Centro Igea» di Sant’Antimo di proprietà della famiglia Cesaro.
L’inchiesta ha prodotto centinaia ore di filmati e di intercettazioni, eseguiti oltre 500 servizi di osservazione e pedinamento, per i quali sono stati accertati migliaia di episodi di assenteismo.
Gli indagati sono di vario livello nella struttura ospedaliera, si contano: un neurologo, un ginecologo, 9 tecnici di radiologia, 18 infermieri professionali, 6 impiegati amministrativi, 9 tecnici manutentori e 11 operatori sociosanitari.
Questa errata ‘usanza’ lavorativa ha causato un danno erariale di 38.000 euro, come ha comunicato il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino nella conferenza stampa di questa mattina.
In una struttura ospedaliera sospendere 55 dipendenti significa bloccare molte attività, pertanto il gip Pietro Carola ha emesso una ordinanza di custodia cautelare è stata emessa per evitare il blocco del servizio in ospedale, autorizzando 50 dei 55 destinatari dell’ordinanza ad andare al lavoro e poi tornare a casa.
Il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Elia Abbondante ha comunicato ai giornalisti:
‘I fatti contestati agli indagati si riferiscono al 2014/2015, prima dell’entrata in vigore della legge Madia che consente il licenziamento in tempi brevi degli assenteisti. Resta in vigore la normativa precedente, che vede la discrezionalità del Consiglio di disciplina dell’ospedale di sospendere i dipendenti e di ridurre loro lo stipendio al termine di un procedimento disciplinare oppure di attendere la sentenza della magistratura’.
Il direttore Abbondante ha tenuto a precisare che è in carica dal 26 luglio 2016, pertanto i fatti risalgono agli anni precedenti il suo incarico, perchè in questi anni non ha mai ricevuto alcuna denuncia per assenteismo.
Si attendono nuovi risvolti.