La notte tra lunedì e martedì, un ballatoio della Vela Celeste di Scampia è crollato, costringendo molte persone a lasciare le proprie abitazioni. La maggior parte degli sfollati ha trovato ospitalità presso parenti, mentre 70 persone sono state accolte da associazioni e 150 hanno trovato riparo nella sede di Scampia dell’Università Federico II, dove sono stati attivati tutti i servizi essenziali.
Riparo agli sfollati nella sede dell’Università Federico II di Scampia
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha aggiornato sulla situazione durante la presentazione dei dati relativi alla prevenzione antimafia. Ha dichiarato che l’erogazione idrica nella Vela Celeste è stata ripristinata e molti appartamenti sono di nuovo abitabili. Tuttavia, gli sfollati sono ancora scossi dall’accaduto.
Di Bari ha sottolineato l’importanza di comprendere le esigenze di ciascun nucleo familiare, poiché ogni famiglia ha bisogni e storie differenti. Ha ribadito la necessità di essere vicini alle famiglie e di non trattarle solo come numeri.
Riguardo all’occupazione temporanea della sede universitaria, il prefetto ha ricordato che l’Università non era tra le strutture designate per l’accoglienza. Con l’avvicinarsi della ripresa delle lezioni a settembre, si dovrà discutere con tutte le parti coinvolte per spiegare che l’Università serve per l’istruzione e non per fornire alloggi.