Lo scenario italiano diviso a metà, si riapre il divario tra Nord e Sud. In Italia si muore meno per tumori e malattie croniche ma solo dove la prevenzione funziona, ovvero principalmente nelle regioni settentrionali. Al Sud, invece, la situazione è opposta: il tasso di mortalità per queste malattie è infatti maggiore di una percentuale che va dal 5 al 28% e la Campania è la regione con i dati peggiori.
I dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale della salute e come migliorare
A sottolinearlo è il direttore scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla salute delle regioni italiane, Alessandro Solipaca, in occasione della presentazione del Rapporto Osservasalute. Infatti dai dati mostrati l’Italia sembra essere divisa: In Trentino Alto Adige, ad esempio. l’età media di vita è 81,6 anni per gli uomini e 86,3 anni per le donne, a differenza della Campania che ha i seguenti risultati: 78,9 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne.
L’efficacia delle cure e della prevenzione dei tumori è andata sicuramente migliorando. Fare esercizio fisico da giovani può fare la differenza per arrivare in buone condizioni fisiche quando si invecchia, ma anche il fumo e il consumo di alcol fanno la loro parte. “Viviamo di più e male e molto di più potrebbe essere fatto per invecchiare bene. Artrosi e osteoporosi potrebbero essere prevenute con più attività fisica, cosa che i nostri anziani non hanno fatto. Ma le cose stanno migliorando lentamente. Nel 2016 il 34,8% della popolazione ha dichiarato di fare esercizio fisico“. ha spiegato Alessandro Solipaca.
Walter Ricciardi, in occasione della presentazione del Rapporto Osservasalute ha rilevato: “Si tratta di differenze inique perché non ‘naturali’, ma frutto di scelte politiche e gestionali”. È dunque auspicabile che si intervenga al più presto partendo da un riequilibrio del riparto del Fondo Sanitario Nazionale e un recupero di qualità gestionale e operativa del sistema nelle regioni del Mezzogiorno”.