Dal 29 maggio scorso i 333 Tutor in funzione nelle autostrade italiane sono stati spenti. La decisione è scaturita da una causa in corso tra Autostrade per l’Italia e la Craft srl, una piccola azienda toscana che reclama i diritti sul brevetto.
Le tappe del contenzioso in corso
La vicenda inizia nel 2006, quando la Craft srl cita la Società Autostrade per l’Italia accusandola di contraffazione.
Lo scorso 10 aprile una sentenza della Corte d’Appello di Roma stabilisce che il Tutor installato da Autostrade è una copia contraffatta del brevetto di cui è titolare la piccola società toscana e ordina quindi la rimozione di tutti i dispositivi esistenti.
Il ricorso di Aspi
Aspi impugna la sentenza davanti alla Cassazione e in attesa della decisione della Suprema Corte chiede, contestualmente, la sospensione dell’esecutività della sentenza.
Ma tale ultima istanza è respinta dalla Corte d’Appello di Roma il 21 maggio scorso. Da qui l’immediato spegnimento dei Tutor.
Come funzionano i Tutor
Il sistema Tutor misura la velocità istantanea di un veicolo, al momento del suo passaggio, e quindi svolge anzitutto la funzione di autovelox.
Ma il sistema ha anche la capacità di rilevare la velocità media del mezzo in un tratto di strada compreso tra due stazioni di rilevamento: la prima telecamera fotografa la targa del veicolo registrando data e ora del passaggio, mentre la seconda interviene al portale di uscita.
Il trattamento dei dati
I dati raccolti dalle due postazioni vengono elaborati da un sistema centrale che calcola la velocità media tenuta da ogni veicolo su quel tratto di strada. Il sistema salva solo i dati dei veicoli che superano il limite massimo di velocità.
Dopodiché, attraverso il database della Motorizzazione Civile, la Polizia Stradale potrà risalire al proprietario del mezzo, accertare la trasgressione e notificare il verbale con la sanzione che sarà incassata totalmente dallo Stato.
Autostrade e Polstrada garantiranno comunque i controlli
Dopo la pronuncia della Corte d’Appello di Roma, Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia hanno diramato il seguente comunicato congiunto:
“In relazione alle notizie pubblicate dai media sulla pronuncia della Corte d’Appello di Roma, relativa al rigetto dell’istanza di sospensione degli effetti del dispositivo della precedente sentenza del 10.4.2018, a proposito dell’utilizzo del sistema Sicve-Tutor sulla rete autostradale, Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia precisano che a valle dell’avvenuta disattivazione del sistema continueranno, ciascuna per gli obblighi specificamente loro imposti dalla legge, ad avere cura della sicurezza e della incolumità dei cittadini che viaggiano in autostrada.
Aspi non ha l’obbligo di installare sistemi di rilevazione
Secondo la Corte,- prosegue il comunicato – Autostrade per l’Italia non ha alcun obbligo di installare sistemi di rilevazione della velocità ed è per tali motivi che la Corte d’Appello non ha ritenuto Autostrade per l’Italia legittimata ad ottenere la sospensione dell’esecuzione della sentenza del 10 aprile scorso.
Il nuovo sistema sperimentale SICVe PM
“La tutela della sicurezza stradale è in capo alle istituzioni preposte. Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017“.
La preoccupazione del presidente dell’Asaps
Secondo il presidente dell’Asaps (Associazione sostenitori ed amici della Polizia stradale) Giordano Biserni, c’è da preoccuparsi per le conseguenze che si potranno avere per la sicurezza, visto che il Tutor aveva dato ottimi risultati in questi anni.
L’editoriale
In un editoriale pubblicato sul sito dell’Associazione, Biserni rileva inoltre che ” dopo gli attacchi seriali al sistema del controllo della velocità con i vari misuratori come autovelox, telelaser e simili, ora arriva anche questo provvedimento che inciderà sicuramente sui risultati auspicati per la sicurezza sulle strade.
Auspichiamo che prevalga il buon senso fra gli automobilisti per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento delle velocità e il prevalere dell’arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti”.
Preoccupa anche l’imminente stagione estiva
“Riteniamo – ha concluso Biserni – che la situazione, in previsione dei prossimi esodi estivi, sia assolutamente preoccupante. Tutor fermi, etilometri in quantitativo ridotto per revisione. Ma la sicurezza stradale, in particolare in questa fase non sembra interessi più a nessuno, mentre il numero dei lenzuoli bianchi sull’asfalto aumenta”.
Fonte: https://tg24.sky.it