In data 4 luglio 2018 il Ministro dell’Interno Salvini ha firmato il decreto che dà il via alla sperimentazione del Taser, la pistola elettrica che farà parte della dotazione delle forze dell’ordine anche in Italia.
Taser: un acronimo che ricorda l’eroe di un fumetto popolare negli Stati Uniti
Taser è un acronimo e sta per “Thomas A. Swift’s Electronic Rifle“, dove Thomas A. Swift è l’eroe di un fumetto popolare negli Stati Uniti negli anni ’70.
Come funziona il Taser
Il Taser è un’arma da difesa nata in quel periodo, come evoluzione dei manganelli elettrici, da un’idea di un certo John Cover: emettere brevi scariche elettriche ad alta tensione (50mila volt) e bassa intensità in grado di immobilizzare un soggetto in movimento (pare anche bisonti di 8 quintali!).
Una scarica da distanza ravvicinata
La scarica elettrica viene sparata da una distanza di 5 o 6 metri, mediante due freccette collegate al generatore di scarica ciascuna da un sottile filo elettrico isolato.
Il dispositivo sarà per adesso inizialmente usato in 11 città
Per adesso si tratta di una sperimentazione. Il Taser sarà infatti per ora usato in 11 città: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.
Disponibile per Polizia, Carabinieri e Finanza
Secondo quanto previsto dal Viminale, essa sarà affidata alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza. Per il momento saranno messi a disposizione solo 30 dispositivi.
Prevista la formazione degli agenti coinvolti
La fase sperimentale seguirà un disciplinare che un apposito gruppo interforze sta mettendo a punto e sulla base del quale saranno formati le donne e gli uomini delle forze dell’ordine coinvolti nella prima fase di utilizzo.
Salvini: “Si tratta di un importante deterrente”
“Il Taser è un’arma di dissuasione non letale – ha dichiarato il ministro Salvini – e il suo utilizzo è un importante deterrente soprattutto per gli operatori della sicurezza che pattugliano le strade e possono trovarsi in situazioni border line laddove una misura di deterrenza può risultare più efficace e soprattutto può ridurre i rischi per l’incolumità personale degli agenti“.
“Credo che la pistola elettrica sia un valido supporto, come dimostra l’esperienza di molti Paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera” ha concluso il ministro.
Il Taser è già utilizzato in 107 Paesi
Il Taser oltre agli Stati Uniti è in dotazione alle forze di polizia di circa 107 paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e, in Europa, in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.