<strong>Stop al femminicidio – Ha fatto molto discutere la decisione del giudice a seguito della quale Vincenzo Lo Presto, l’assassino di Fortuna Bellisario, è tornato a casa, ai domiciliari, dopo soli due anni di carcere. Era il 7 marzo del 2019 quando Fortuna Bellisario, madre di tre bambini di 7, 9 e 11 anni, veniva brutalmente assassinata da suo marito Vincenzo Lo Presto. Brutalmente pestata a sangue con una stampella fino a lasciarla morire in una pozza di sangue. Fortuna aveva soli 36 anni. Lo Presto, colpevole di omicidio preterintenzionale, è ai domiciliari.
Stop al femminicidio…e questa volta sono gli uomini a manifestare
“Ne ammazzano una al giorno, ma io vedo solo donne manifestare, protestare, gridare aiuto – è stato l’urlo della giornalista Milena Gabanelli su Twitter – Non ho visto una sola iniziativa organizzata dagli uomini, contro gli uomini che uccidono le loro mogli o fidanzate. Dove siete? Non è cosa da maschi proteggere le donne?”.
Non sappiamo se le due cose siano correlate. Sta di fatto che da alcuni giorni le piazze e le strade di alcune città italiane sono state popolate da tanti uomini che manifestano contro la violenza sulle donne. Da Biella ad Albenga, da Torino a Milano, fino ad arrivare a Roma, indossano scarpe e mascherine rosse e marciano per dire “BASTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNE”.
Il flashmob di Biella è stato organizzato da Paolo Zanone, imprenditore tessile e direttore artistico della compagnia Teatrando di Biella.
Gli uomini quali soggetti attivi di un cambiamento
La violenza sulle donne è un fenomeno che riguarda tutti. I dati sono allarmanti e in alcuni casi, la pandemia e il lockdown, hanno acuito il fenomeno. La marcia degli uomini continuerà ancora. Saranno coinvolte anche altre città.
Certo non sarà un flashmob ad arginare la piaga, ma il fatto che, finora siano sempre state le donne le protagoniste di ogni forma di protesta, vuol dire che qualcosa sta cambiando. O almeno si spera!
(foto pubbliche su Facebook)