Sudafrica, svelata nuova strategia industriale da due miliardi di euro nel settore della cannabis


Continua il processo di legalizzazione e di investimenti a livello globale nel settore della produzione, dello sviluppo e della commercializzazione di prodotti derivanti dalla coltivazione della cannabis: il governo del Sudafrica ha infatti recentemente svelato un piano generale di investimenti e di stimoli volto a sfruttare l’enorme potenziale di un mercato panafricano della cannabis legale, stimato in quasi due miliardi di euro, che potrebbe potenzialmente creare fino a 25.000 posti di lavoro specifici, e che finirebbe per fare da catalizzatore e da attrattore per importanti investimenti stranieri e per capitali da introdurre nell’economia sudafricana.

Il Dipartimento dell’Agricoltura, della Riforma Fondiaria e Sviluppo Rurale del Sudafrica ha infatti recentemente svelato i risultati di un processo di ricerca durato due anni, volto ad elaborare una strategia nazionale per l’industrializzazione e la commercializzazione della pianta, sia per l’utilizzo ricreativo che per le applicazioni in campo medico, industriale e tessile. Il documento ha incorporato le “lezioni” apprese dai maggiori produttori di cannabis di paesi come Stati Uniti, Canada, Messico e Cina, ha sottolineato recentemente un portavoce del governo sudafricano, così da riuscire a “selezionare” la migliore strategia e da evitare gli errori commessi altrove.

“L’istituzione dell’industria della cannabis porterà alla diversificazione dell’economia sudafricana, e quindi aumenterà la crescita economica, creerà posti di lavoro ed allevierà la povertà”, ha sostenuto un portavoce del dipartimento mercoledì nel corso della presentazione del progetto, tenuta dinanzi al Parlamento sudafricano. Il Dipartimento dell’Agricoltura ha già identificato gli interventi normativi da mettere in pratica ed ha focalizzato la necessità di analizzare i rischi derivanti dalla “minaccia di acquisizione di posizioni di mercato dominanti” da parte di compagnie private e da gruppi industriali del settore farmacologico, in quanto tale variabile rappresenta ovviamente la principale sfida al piano recentemente varato.

Il piano sviluppato dal Dipartimento dell’Agricolutira prevede di incoraggiare la coltivazione di canapa e marijuana, con applicazioni, come già accennato, che vanno dalla medicina, al settore enogastronomico, al tessile, all’industriale, fino ad arrivare al settore dell’utilizzo a scopo ricreativo, che si stima inciderà per circa il 20% sul volume totale del futuro mercato. Il maggiore sforzo richiesto ai produttori ed ai coltivatori locali sarà quello di aumentare i volumi e la varietà di cannabis prodotta per i mercati, al legislatore si chiederà invece di preparare dei nuovi parametri normativi al fine di “costruire” un perimetro giuridicamente solido entro cui far operare le nuove attività di import-export che si svilupperanno intorno al progetto.

Il Sudafrica ha iniziato la propria progressiva “apertura” alle potenzialità offerte dal mercato della cannabis legale nel 2018, anno in cui è stato infatti legalizzato l’utilizzo ricreativo della pianta. Si tratta solo dell’ennesimo paese che sta progressivamente creando dal nulla un intero mercato attorno a questo prodotto, che altrove viene ancora ostracizzato. Si stima che il programma del Dipartimento dell’Agricoltura sudafricano sarà in grado di creare, tenendo in considerazione l’intera filiera, e dunque comprendendo i settori della logistica e dei trasporti, tra i 30 ed i 50.000 nuovi posti di lavoro.

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