Antonio Manfredi, direttore del CAM, si mette a nudo per salvare il suo museo, il Contemporanery Art Museum di Casoria
Il direttore del CAM si mette a nudo per salvare il museo
Come potete vedere nell’immagine principale Antonio Manfredi si è letteralmente spogliato per provocare una reazione che possa salvare il museo che dirige da anni e per cui chiede sostegno in ogni modo, senza mai avere, evidentemente, risposte dalle istituzioni.
Support o’ Cam
Dunque lancia la campagna Support o’ Cam. In questa campagna si vede Antonio Manfredi in un’immagine provocatoria che lo ritrae coperto solo da una scritta è il simbolo di Support o’ CAM, proprio per cercare un supporto per il museo di Casoria. L’operazione, divulgata anche a livello internazionale, gioca sul doppio senso della parola support che in napoletano significa sopportare, un pungolo per le amministrazioni locali e regionali che continuano ad ignorare la presenza del CAM.
Le battaglie del Cam e di Manfredi
Dopo le tante battaglie per salvare il CAM (Asilo politico alla Germania del 2011, CAM Art War e CAMouflage del 2012, etc), alla vigilia del 13° anno di apertura del museo (28 maggio 2004-28 maggio 2017), il CAM lancia una nuova rivoluzionaria proposta per sopperire alla mancanza di finanziamenti istituzionali e scongiurare il pericolo di chiusura.
Lo Spot Video di Support o’ CAM
L’idea di Support o’ Cam
Gli artisti, i privati e le aziende potranno prendere in gestione degli spazi del museo, nell’area di 300 mq, pari al 10% del museo Cam, messa a disposizione per questa operazione.
L’ala messa a disposizione per questa operazione è di circa 300 mq, il 10% del museo e ci sarà spazio per 50 pittori, 50 scultori e 50 fotografi.
Gli artisti potranno prenotare 1 metro del museo ed allestire una propria opera per 1 intero anno al costo minimo di 10€ al mese per un totale di 120€ annuali.
100 opere della collezione permanente potranno essere adottate da privati cittadini per la somma di 50€ annuali mentre le aziende private potranno contribuire con 500€ annuali per aggiudicarsi una delle 100 opere da esporre nei loro uffici di rappresentanza in comodato d’uso.