Squadre della polizia in assetto antisommossa, a Madrid, si sono rese protagoniste nella giornata di ieri di una dura repressione nei confronti di gruppi di manifestanti che protestavano per l’omicidio di Samuel Luiz, ventiquattrenne attivista per i diritti LGBT ucciso in quello che, al momento, parrebbe essersi trattato di un raid omofobo.
La folla si è riunita applaudendo, intonando cori e sventolando bandiere arcobaleno a Puerta del Sol, nel centro di Madrid, lo scorso lunedì 5 luglio, per protestare contro l’ennesimo episodio di violenza contro un giovane omosessuale.
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Il giovane Luiz, di professione infermiere, è morto a causa delle percosse subite da un gruppo di almeno una dozzina di uomini, in un’aggressione all’esterno di un locale notturno a La Coruna, nel nordovest dello stato iberico, avvenuta lo scorso sabato 3 Luglio.
Le proteste sono scoppiate nelle principali città spagnole: La Coruna, Barcellona, Valencia, Salamanca, Bilbao e Saragozza, con scene di manifestanti intenti a cantare lo slogan “la vosta omofobia ci sta uccidendo“, ed a sollecitare l’intervento delle autorità.
il partito di sinistra Podemos, attualmente al governo assieme al Partito Socialista Spagnolo, ha immediatamente supportato le manifestazioni, con un tweet in cui si dichiara che il popolo è “unito in tutta la Spagna per dimostrare la repulsione provata nei confronti di questa nuova ondata di odio anti LGBT, che è costata la vita a Samu Luiz“.
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Ma il mondo della politica e dell’attivismo sociale si è soprattutto interrogato sui metodi utilizzati dalla polizia per disperdere le proteste, che hanno portato a veri e propri episodi di brutalità e di guerriglia urbana a Madrid. Dal tardo pomeriggio in poi le forze speciali della polizia madrilena hanno occupato il centro cittadino, bloccando i manifestanti all’incrocio tra Calle de Alberto Aguilera e Calle de la Princesa. Circolano sui social media decine di video che catturano i momenti in cui un gran numero di appartenenti alle forze dell’ordine hanno cominciato a reprimere le manifestazioni con l’utilizzo di manganelli sui presenti disarmati, nel tentativo di indirizzare il grosso della gente verso il quartiere di Arguelles.
Monica Garcia, portavoce del partito locale Mas Madrid, ha dichiarato su Twitter di essere profondamente preoccupata per le reazioni “profondamente sproporzionate” delle forze dell’ordine spagnole.
Il Primo Ministro Sánchez, intanto, ha fatto sapere che sono già partite le indagini per approfondire gli eventi che hanno portato all’omicidio di Samu Luiz, dicendosi “fiducioso del fatto che le indagini della Policia Nacional riusciranno presto ad identificare coloro che hanno ucciso Luiz ed a far luce sull’accaduto”, in un recente tweet.