Sgominata una vasta rete di supporto a gruppi combattenti di matrice integralista islamica operanti in Siria: due le cellule coinvolte
Vasta operazione antiterrorismo coordinata dalla Procura Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato.
Quattordici le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nei confronti di soggetti di origina siriana e marocchina, ritenuti,a vario titolo, di far parte di una fitta rete di formazione di combattenti di matrice integralista islamica operanti in Siria.
Iscritti sul registro degli indagati altre sedici persone tra cui l’italiana Cristina Agretti, moglie di uno degli arrestati che si è prestata a fare da corriere transnazionale del denaro.
Numerose anche le perquisizioni eseguite dagli uomini della Polizia di Stato in tutta Italia.
Le accuse: riciclaggio, finanziamento del terrorismo ed intermediazione finanziaria abusiva.
Sarebbero due le cellule sgominate legate all’organizzazione qaedista siriana Jahbat Al Nusra che operavano in Italia, tra Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna.
Le due cellule operavano autonomamente, ma erano collegate tra loro da un soggetto presente in entrambi i gruppi.
Le accuse ipotizzate nei loro confronti sono associazione con finalità di terrorismo, riciclaggio, finanziamento del terrorismo ed intermediazione finanziaria abusiva.
Due milioni di euro la cifra trasferita in Siria, ottenuta anche attraverso il traffico di migranti sulla rotta Balcanica.
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