Con l’arrivo delle ruspe, questa mattina, a Terzigno, in Via Panoramica si è consumata un’enorme ingiustizia ai danni di 14 famiglie e di oltre 60 persone dignitose. Non si è trattato del “singolo furbetto di turno” che costruisce o allarga la propria abitazione compiendo un abuso edilizio, ma di ben 14 famiglie che hanno acquistato immobili attraverso l’operato di studi notarili, banche e tribunali. Quattordici famiglie che a metà degli anni 90 realizzavano un sogno, l’acquisto di una casa, inconsapevoli che un giorno il loro sogno sarebbe diventato solo un cumulo di macerie.
Quattordici case, una palazzina di tre piani con sei appartamenti e nove villette monofamiliari, questo era il Parco Santa Lucia. Non una casetta nascosta nel bosco, ma un quartiere da sempre sotto gli occhi di tutti.
“Non abbiamo commesso abusi, siamo solo truffati, vittime innocenti di un sistema politico e burocratico corrotto e disumano”.
E’ questa una delle frasi che campeggiavano sul muro di una delle case demolite quest’oggi dalle ruspe.
Il sito è continuamente presidiato dalle forze dell’ordine. Il rumore della ruspa è assordante. Pietra dopo pietra le palazzine vengono giù e con esse la serenità di oltre 60 persone e ciò nonostante la loro buona fede riconosciuta da tutti e nonostante le promesse e le rassicurazioni di parlamentari e consiglieri regionali.
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