Terzo nulla di fatto di fila per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Gli aggiornamenti di Pragma


Continua l’impasse per l’elezione del successore di Sergio Mattarella al Quirinale, con i partiti che non sono riusciti nemmeno stavolta a portare a casa un risultato definitivo.

Il risultato di oggi arriva tuttavia con una differenza sostanziale rispetto a quanto visto nei primi due giorni: se durante le votazioni del 24 e del 25 gennaio, infatti, a farla da padrone sono state le schede bianche, quest’oggi i partiti hanno abbandonato tale “linea” comune, iniziando a indicare delle proprie preferenze.

Guardando infatti alla “classifica” delle preferenze espresse dai Grandi Elettori durante la giornata di quest’oggi, il dato che emerge è il seguente: 125 voti per il Presidente uscente, Sergio Mattarella, 114 per Guido Crosetto, 61 per Maddalena e 52 per Casini.

Insomma, il quadro è ancora estremamente frammentato, sintomo dell’incapacità da parte dei partiti di riuscire ad addivenire ad una risoluzione di questa, ormai imbarazzante, impasse.

Anche quest’oggi c’è stato un gran susseguirsi di nomi, di trattative, di incontri e di voci, con varie dichiarazioni rilasciate anche dal vivo durante trasmissioni televisive del prime time italiano.

Matteo Renzi: Il Segretario di Italia Viva quest’oggi ha dichiarato di rifiutare assolutamente le voci secondo cui vi sarebbe una trattativa per portare la Casellati al Quirinale e sè stesso alla Presidenza del Senato. “Il voto di scambio non mi appartiene“, ha dichiarato il senatore toscano, confidando successivamente ad una fonte come a suo parere i nomi di Draghi e di Casini siano al momento quelli più credibili.

Matteo Salvini: Incassato il no degli avversari politici al trittico di nomi presentato ieri sera, il Segretario del Carroccio ha auspicato un atteggiamento meno “ostile” da parte di sinistra e cinque stelle, augurandosi che la scelta del nuovo PdR possa ricadere “dopo trent’anni” su un soggetto espressione di ambienti di centrodestra. Poca fortuna anche per il suo asso nella manica, la Presidente del Senato Casellati.

Giuseppe Conte: Il Movimento Cinque Stelle continua ad avere una linea possibilista, senza scoprire le proprie carte. Persiste il diniego nei confronti dell’ipotesi Draghi, con Beppe Grillo che, intervenuto in diretta durante un programma televisivo, ha dichiarato questo pomeriggio di “non aver mai discusso di Draghi” con l’ex Presidente del Consiglio.

Giorgia Meloni: Iniziano ad emergere segni di impazienza dal fronte di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni ha infatti richiesto agli elettori di FdI di abbandonare la strategia della scheda bianca e di dirigersi sul nome di Guido Crosetto, pur “non mettendo in discussione” la saldezza dei rapporti interni al centrodestra.

Enrico Letta: Il Segretario del PD ha tentato un approccio maggiormente “di raccordo” tra tutte le forze politiche, richiedendo ai leader degli altri partiti di “chiudersi in una stanza” per sciogliere finalmente il nodo del nome, incassando tuttavia il netto rifiuto da parte del centrodestra, che non si è detto disposto a “partecipare ad alcun conclave“.

Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore, con le prossime votazioni che richiederanno non più la maggioranza qualificata ma “soltanto” quella assoluta.

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