Assistito dall’Avv.Domenico Carotenuto, con il supporto delle relazioni medico-legali redatte dal dott.
Nicola Maria Giorgio e il sostegno di associazioni per la salute dei lavoratori, il lavoratore è riusciuto a dimostrare la diretta correlazione tra la malattia e l’esposizione all’amianto.Il processo ha messo in luce la mancata informazione e protezione da parte del datore di lavoro riguardo i rischi dell’amianto, culminando in un risarcimento che ha incluso compensazioni non solo per il lavoratore, ma anche per la famiglia del lavoratore.
Nello specifico 190.000 euro, di cui 130.000 a favore del lavoratore, 20.000 a favore della moglie e 20.000 a favore di ciascuna delle figlie
Questo caso rappresenta un precedente significativo nella lotta per i diritti dei lavoratori esposti a sostanze nocive, in un contesto normativo che, nonostante il divieto dell’amianto in Italia dal 1992, vede ancora numerosi individui affetti da malattie correlate ogni anno.