Ultimo giorno di scuola, ultimo giorno in cui nelle case degli italiani sono apparsi nei monitor i volti degli insegnanti. Niente suono della campanella, niente foto di fine anno; quest’anno, solo un arrivederci a settembre (chissà come?) attraverso un display.
L’adattamento darwiniano
“Cari studenti, siete stati attori di una storia che resterà conservata per sempre nelle vostre menti. La difficoltà di questo tempo inatteso e sospeso vi ha insegnato cose che avranno immenso valore nella vostra vita futura: saper affrontare situazioni nuove e immaginare subito come progredire creando o utilizzando nuove opportunità. L’adattamento darwiniano di questo periodo rappresenta il fil rouge che vi permette oggi di vedere la luce della cultura fondersi nel gioire ancora insieme e che vi permetterà domani di fondere cultura e intelligenza per le sfide che la vita vi porrà. Vi auguro serene e sane vacanze” ha scritto un dirigente scolastico di un liceo romano.
Gli insegnanti alle prese con zoom e teans
A tempo di record, gli insegnanti, anche quelli più tradizionalisti, anche quelli prossimi alla pensione, hanno dovuto sostenere un esame importante: imparare a collegarsi, ad utilizzare zoom, a risolvere i problemi di connessione. Una vera e propria frustrazione per alcuni.
La scuola e gli insegnanti ci hanno provato – non è stato facile, ma ci hanno provato e, seppur criticata, la Dad è stata l’unica soluzione ed è stato il “meglio di niente”.
Intanto, mentre si attendono le linee guida per la riapertura delle scuole a settembre, oggi giornata di scioperi, flash mob e manifestazioni, indetti dai sindacati delle scuola.
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