Vaiolo delle scimmie: circa 50 i casi sospetti in Europa


La situazione relativamente al vaiolo delle scimmie si sta evolvendo, tant’è che l’Organizzazione Mondiale della Sanità si aspetta che possano arrivare nuovi casi in tutto il Mondo. Esplosa nel giro di pochi giorni, si tratta di una vera e propria emergenza sanitaria. Infatti, vi sono nel Mondo confermati almeno 92 contagi in 12 diversi Paesi. La malattia è comparsa anche dove non è endemica. Potrebbe esserci qualcosa di nuovo e pericoloso, dunque in tutto l’Occidente, a poche mesi dall’avvio alla conclusione dell’emergenza pandemica da Covid 19. Che cosa sta accadendo? A breve forse l’Organizzazione Mondiale della Sanità sarà in grado di dare maggiori risposte.

Vaiolo delle scimmie, la preoccupazione dell’OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta iniziando a fare una valutazione di questa particolare malattia che sta interessando diverse casi in circa 12 Paesi in tutto il Mondo. L’organizzazione, infatti ha spiegato che la patologia si sta evolvendo e pensano che ci saranno molti più casi di vaiolo delle scimmie identificati man mano che anche nei Paesi si andrà a intensificare la sorveglianza. Secondo quello che emerge dall’analisi fatta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità bisognerebbe andare a informare le persone che sono più a rischio infezione, in modo tale da cercare di fermare la curva dei contagi.

Che cos’è il vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie è una malattia che finora si trova soltanto in alcuni Paesi. Infatti, si diffondeva soprattutto in Africa occidentale, mentre invece l’Occidente ne era escluso. Il vaiolo delle scimmie causa brividi, febbre, eruzioni cutanee, lacerazioni sui genitali e sul viso. Questa malattia è fatale per una persona su 100, però c’è da dire che i vaccini antivaiolosi sono abbastanza protettivi, così come sono utili i farmaci antivirali in via di sviluppo. Intanto in queste ore l’attenzione è massima visto che non c’è certezza sul modo in cui si trasmette il vaiolo delle scimmie e visto che c’è un aumento dei casi improvviso. Si sta analizzando la situazione per vedere anche il da farsi. In Paesi come la Nigeria, intanto, ogni anno si verificano altri 3.000 casi di vaiolo e i focolai di solito sono nelle aree rurali. Si verificano quando le persone vanno in contatto con scoiattoli o ratti infetti. La trasmissione è in corso da tempo, quindi bisogna analizzare i casi per cercare di capire quale potrebbe essere un modo per contrastare i contagi.

Le reazioni degli scienziati

Gli scienziati si sono accertati della rapida diffusione del vaiolo delle scimmie anche in Paesi in cui la diffusione non è endemica. Però, rispetto al coronavirus si tratta di una malattia già conosciuta e che quindi potrebbe chiaramente avere un valore diverso un po’ per tutti. Ciò che tranquillizza è anche il fatto che già esistono i vaccini contro questa patologia, quindi affrontarlo sarebbe molto più semplice. Intanto si cerca di contenere il contagio per evitare che diventi una nuova pandemia che vada a minacciare l’Occidente, ma non solo. Per adesso, è stato solo accertato che la malattia circola più facilmente nei giovani perché molti non sono vaccinati contro il vaiolo. Ciò anche perché hanno una vita sessuale più attiva. Però in merito al contagio è ancora tutto da vedere e i casi sono in fase di studio.

 

 

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