White Jesus per MP: “La mia passione per il calcio la metto nella musica”


Daniele Cavalleri, in arte White Jesus, è un trapper bergamasco (con un lungo passato nel mondo del calcio) che sta cercando di proporre sulla scena musicale delle innovazioni importanti. Così ha deciso di raccontarsi in esclusiva per Magazine Pragma, ai microfoni del nostro Nicola Chiacchio.

White Jesus: come nasce questo nome d’arte e perché proprio la trap

Eccoci quindi in compagnia di White Jesus. A proposito, sono curioso di sapere perché proprio questo nome?

“In realtà prima mi chiamavo DOC, che è l’acronimo di “disturbo ossessivo compulsivo”. Poi ho cambiato nome nel momento in cui ho deciso di cambiare genere musicale. White per il colore della pelle, perché se pensi alla trap, la prima immagine che hai davanti è quella dell’artista di colore, chiunque esso sia. Quindi ho pensato di andare un po’ controcorrente in questo modo. Jesus invece non è per motivi religiosi come si può pensare, ma perché sto cercando di portare qualcosa di nuovo in Italia e quindi cerco di essere una sorta di innovatore. E poi diciamocelo, è un nome che rimane abbastanza impresso”.

Bene, e perché hai scelto la trap? Sei consapevole del fatto che la concorrenza, ad oggi, è tanta…

“Sono cresciuto ascoltando rap, ed avendo avuto un’infanzia problematica ho visto in questo mondo la giusta strada per sfogarmi. Sono partito dal rap e sono finito nella trap. Oggi tutti lo fanno per moda, perché la ascoltano in tanti. Io sono partito a dire il vero dallo stesso presupposto, ma ora cerco di fare qualcosa di meglio. L’ho studiata tanto ed il mio obiettivo è creare un suono trap che sia un po’ diverso dal solito, mischiato diciamo al dance. Questo perché non vorrei proporre un qualcosa che rappresenti semplicemente la copia di un qualcosa che già c’è, ma appunto un prodotto nuovo e che possa farmi notare”.

La collaborazione di White Jesus con Fresh Mula, le ispirazioni ed i progetti futuri

Il tuo ultimo pezzo è questa collaborazione con Fresh Mula (altro artista che trovate qui, ndr.), dal titolo “Trapstar”. È stata la prima volta che hai collaborato con qualcuno e soprattutto come ti sei trovato a lavorare in coppia?

Fresh Mula è un amico, siamo entrambi di Bergamo e ci siamo conosciuti un annetto fa durante dei live di apertura di artisti importanti come Vegas Jones o Gemitaiz. A me è sempre piaciuta l’idea di creare un collettivo per portare in alto il nome della città. E così un giorno gli feci ascoltare questo pezzo a cui stavo lavorando, a lui è piaciuto e quindi abbiamo pensato alla collaborazione. Non è stato comunque il mio primo feat., ho già lavorato con altri artisti ed i vari pezzi, già registrati, usciranno nei prossimi mesi”.

Quindi hai già dei progetti musicali ben precisi in mente? Hai pensato ad un album, per esempio?

“Diciamo che volendo potrei farne anche più di uno (ride, ndr.), tuttavia sento che non è ancora il momento giusto. Sono conosciuto abbastanza a Bergamo, ma non molto altrove. L’importante in questo ambito è rimanere coi piedi per terra e lavorare poco alla volta, nella speranza di costruire qualcosa di valore. L’idea è di proporre da qui alla prossima estate, più o meno, un pezzo al mese. E da lì in poi pubblicare brani con le sonorità nuove di cui ti parlavo poco fa”.

C’è invece un artista a cui senti di ispirarti di più?

“Sarei bugiardo a dire di non ispirarmi a nessuno. Tutti in Italia, se ascolti bene, copiano in maniera più o meno palese artisti americani o francesi. Talvolta sono gli stranieri che si ispirano a noi, una cosa fino a qualche anno fa impensabile. Credo che alla fine, seppur inconsapevolmente, il nostro cervello tenda ad assimilare certi suoni, certi testi. Poi vai in studio e, senza accorgertene, tiri fuori un flow, una metrica, una strofa, che sono molti simili a quelli proposti già da qualcun altro. Ad oggi comunque, quelli che ascolto di più, sono MHD, un trapper francese, e l’americano Lil Pump“.

White Jesus: una vita su erbetta e parquet, poi in studio a registrare

Tra i tuoi brani troviamo sia “Giovane Dybala” che “Papu Gomez”. Mi hai messo in difficoltà: tifi Juventus o Atalanta?

“Beh, parto col dire che tempo fa caricai sul mio canale (che trovate a questo indirizzo, ndr.) un pezzo dal titolo “One Love”, dedicato al mio amore per il calcio ed a due amici che ci giocano: Tiziano Tulissi (centrocampista della Reggina, in prestito dall’Atalanta, ndr.) e Riccardo Rota, un giovane ragazzo bergamasco. A calcio ci ho giocato per anni: prima in Promozione, vincendo anche la Coppa Italia di categoria per due volte; poi ho fatto calcio a 5, militando in Serie B nel Bergamo Calcio a 5. Quest’anno però ho deciso di smettere per dedicarmi interamente alla musica. Ad ogni modo sto cercando di non allontanarmi totalmente da questo mondo e di dargli spazio nelle mie canzoni. Ti sorprenderò, in realtà sono sempre stato interista ed ho simpatizzato anche per l’Atalanta. Ed ovviamente spero bene pure per la Reggina, la squadra del mio amico Tiziano [Tulissi]”.

Quando hai capito che sarebbe stato troppo difficile poter conciliare trap e calcio a 5?

“Il calcio per me è venuto sempre prima di tutto. Poi un infortunio alla caviglia mi ha portato a conoscere anche altre cose, e da lì ho scoperto questo grande interesse per la musica. Ad un certo punto mi sono reso conto che avrei potuto prendere due strade diverse: fare entrambe le cose ma non benissimo, non potendo dedicare tutto me stesso, o sceglierne una sola e lavorarci al 100%. Considerando anche l’età, 20 anni, ho capito che era un po’ tardi per arrivare a grandi livelli nel pallone. E quindi, seppure a malincuore, ho optato per la musica”.

White Jesus dispiaciuto per l’esito di Atalanta – Borussia Dortmund

Mi sembri avere proprio le idee chiare. Chiudiamo con un tuo pensiero riguardo il campionato di Serie A.

“Guarda, ho visto l’Atalanta l’altro giorno e sono molto dispiaciuto per il fatto che sia stata eliminata dall’Europa League, meritava di passare il turno. Il mio augurio quindi è che possa riuscire a qualificarsi per questa competizione anche il prossimo anno”.

Direi che è tutto. Un ringraziamento speciale a White Jesus. E mi raccomando, seguitelo. Qui trovate il suo ultimo pezzo, “Trapstar”. 

“Grazie a voi di Magazine Pragma, è stato un piacere!”

Fonte immagine principale/interne ad articolo: pagina Facebook dell’artista
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