Younes Napoli – Un nuovo caso Berbatov?


Dimităr Ivanov Berbatov è un nome che suonerà molto molto male ai tifosi della Fiorentina a anche, seppur in forma minore, a quelli della Juventus. Per chi non ricordi o non conosca la questione ecco un veloce ripasso: Berbatov era conosciuto per la sua intelligenza calcistica, capacità tecnica e compostezza, in particolare per la sua freddezza sotto porta. Era anche eccezionalmente preciso nei passaggi e nei tiri, possedeva anche una visione d’attacco.

Caratteristiche che, nel 2012, lo posero nel mirino della Fiorentina la quale raggiunse l’accordo per la cessione col Manchester United e anche un’accordo verbale col calciatore bulgaro, e il suo arrivo a Firenze era previsto per mercoledì 29 Agosto 2012. Ma la Juventus intercettò il giocatore in aeroporto e lo convinse a firmare per i bianconeri.

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La notizia fece scalpore e, sebbene non avesse infranto alcuna legge, la Juventus venne duramente criticata per il suo comportamento antisportivo. Ma Berbatov si dimostrò una persona veramente di scarso valore morale perché era stato contattato anche dal Fulham, accertandone l’offerta senza però dire nulla ai dirigenti bianconeri.

Infatti l’entourage di Marotta e compagnia attese invano il suo arrivo all’Aeroporto di Torino-Caselle. Dopo qualche ora arrivò l’ufficialità del suo trasferimento al club londinese (firmò il 31 Agosto, poche ore prima della chiusura del calciomercato).

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Perché questo refresh? Perché la vicenda di Younes sta prendendo una piega simile. Riavvolgiamo il nastro. Amin Younes, esterno d’attacco tedesco in forza all’Ajax, viene contattato da Giuntoli. Gli olandesi ed il calciatore accettano l’offerta (circa 15 milioni compresi alcuni bonus), il giocatore supera e le visite mediche a Napoli ed assiste anche al match contro il Bologna (vinto dai partenopei per 3 a 1). Addirittura alcune voci lo davano già in panchina durante la partita, senza contare che Sarri aveva inserito il suo nome nella lista Europa League.

Però, affermando di dover tornare indietro a causa dei gravi problemi di salute del nonno, Younes e suo padre ed agente, tornano indietro. Avendo accertato le condizioni di salute del parente, comunque gravi, il Napoli aveva acconsentito a spostare il suo arrivo al primo Luglio 2018. Infatti il contratto, firmato dal Napoli e da Younes stesso, è stato regolarmente depositato presso le sede della Lega.

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Tuttavia Younes, dopo aver segnato un gol con la squadra B dell’Ajax ha detto: “Non so se andrò al Napoli la prossima estate. Adesso voglio solo diventare un campione qui”. Parole confermate dal padre agente; infatti, intervistato da un giornale olandese sulla questione, avrebbe prima detto che era pronto a trovare un accordo col Napoli per lasciarlo in Olanda, poi che il contratto depositato in Lega sarebbe un falso.

Ma la risposta di Grassani, avvocato del Club azzurro, non si è fatta attendere. “Le firme sul contratto sono quelle di Younes”, aggiungendo che De Laurentiis è deciso a far valere le sue ragioni e a far venire qui il giocatore tedesco il primo Luglio di quest’anno e che “Se Amin Younes prenderà strade diverse si assumerà tutte le responsabilità in ambito economico e disciplinare”.

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Infatti, se La Lega confermerà la veridicità del contratto depositato, Younes rischia di passare guai seri, molto più gravi di quelli di Berbatov. Infatti il bulgaro firmò solo e soltanto il contratto col Fulham, gli accordi con Fiorentina e Juventus furono solo verbali.

Infatti firmare contemporaneamente per due club è severamente vietato e anche il club “complice” passerebbe seri problemi sia economici che legali. Inoltre il presidente De Laurentiis non è una persona da lasciar correre una cosa così grave e difficilmente Younes e famiglia potrebbero cavarsela a parole.

Vero che ormai i contratti sono relativi (oltre a Berbatov mi viene in mente Salah che prima accettò di vestire la maglia della Fiorentina per un altro anno ancora poi passò alla Roma, dopo un bel tira e molla fra i Della Valle e Pallotta) ma ormai sembra che la serietà e la professionalità di società e calciatori sia ormai un lontano ricordo di un passato idilliaco.

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