<strong>Cristina Acri, Assessore per la pubblica istruzione e politiche sportive, esprime tutto il suo rammarico per la decisione di vietare al pubblico l’ingresso allo stadio “Moccia” per la partita tra Afragolese e Frattamaggiore in programma Domenica mattina. ( Fonte Facebook)
FORZA AFRAGOLESE, VINCI PER LA TUA GRADINATA, VINCI PER LA CITTA’
L’Afragolese giocherà un importante derby con la squadra di Frattamaggiore. Mi dispiace che per ordini superiori la partita dovrà disputarsi a porte chiuse, senza tifo, senza colori, con gli spalti praticamente vuoti. Una partita a porte chiuse significa togliere al calcio la migliore componente, togliere i cori, togliere le bandiere, togliere i fumogeni, fa perdere molto non solo alla cornice ma all’intero evento.
Giocare in un silenzio che sarà ancora più assordante non è mai stato bello. Ma quelle porte chiuse non nascono a caso. Le autorità che hanno disposto la chiusura dei cancelli al pubblico lo hanno fatto per timore di incidenti, lo hanno fatto per impedire che un evento sportivo si potesse trasformare, ancora una volta, in un evento di cronaca dove al posto delle gesta agonistiche bisognava contare magari i feriti.
Questa decisione deve far riflettere le tifoserie perché ne usciamo tutti perdenti, squadra e città. E mi dispiace anche per il “cuore” del tifo, quello che vive con passione ogni partita dimostrando che quei novanta minuti non rappresentano una semplice partita di calcio ma molto di più, tanto di più. In quei novanta minuti, in quei cori, in quelle bandiere c’è tutto l’amore di una città, c’è la forza di un’intera comunità, c’è il cuore dei cittadini, dei nostri vicoli, delle nostre tradizioni. Quei ragazzi soffriranno a non poter entrare, a non poter sostenere, a non poter vivere la loro più grande passione, a non poter vivere il loro più grande amore.
Un segnale forte lo abbiamo lanciato come istituzioni in un incontro cordiale col sindaco di Frattamaggiore. Il sindaco di Afragola Claudio Grillo e il sindaco di Frattamaggiore Marco Antonio Del Prete hanno indossato rispettivamente i vessilli degli avversari per dare l’ennesimo messaggio di civiltà, l’ennesimo messaggio positivo. L’agonismo non mancherà. Allo stadio ci saremo per vincere ma saremo avversari solo in quei novanta minuti. Sano agonismo e tanto sudore.
Forza Afragolese, in campo la città vuole 11 leoni. Giocate con lo spirito che vi trasmette la gradinata, entrate in campo con la consapevolezza di dover rappresentare un’intera città che vuole vincere, che merita di vincere.
Giocate per chi c’è sempre e questa volta sarà costretto a seguirvi da lontano. Giocate per loro, per chi vi segue oltre il risultato, per quei ragazzi che fanno chilometri e sacrifici solo per amore.
Forza ragazzi, vincete per loro, vincete per noi, vincete per Afragola!