All'”Estádio da Luz” di Lisbona un’Italia mai periclosa perde contro il Portogallo, decisivo il goal dell’ex Milan André Silva.
<strong>Fernando Santos sceglie il 4-3-3, presenti gli “italiani” Mario Rui e Joao Cancelo; mentre Mancini opta per il 4-3-3. In particolare il tecnico di Jesi cambia 9/11 rispetto alla gara di venerdì scorso, confermati i soli Donnarumma e Jorginho. Gara dal ritmo elevato ma con poche vere occasioni da rete. La prima chance limpida è per i portoghesi che sfiorano il goal con Bernardo Silva: l’ala del Manchester City prova ad approfittare di un’uscita a vuoto di Donnarumma con un sinistro rasoterra, ma sulla linea salva Romagnoli. I padroni di casa colpiscono anche una traversa, sul cross di Mario Rui Cristante rischia l’autogoal. Meglio il Portogallo negli ultimi minuti del primo tempo, William Carvalho non va lontano dal bersaglio con un bel sinistro che esce fuori di poco. Si va a riposo sullo 0-0.
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Al secondo minuto della ripresa André Silva porta in vantaggio i lusitani: in seguito ad un cross deviato di Bruma, l’ex Milan ora al Siviglia raccoglie palla e batte Donnarumma con un sinistro angolato. Successivamente il portiere stabiese si supera su un bell’esterno sinistro ad opera di Bernardo Silva. Il Portogallo si difende bene ed attacca in contropiede, bravo ancora Donnarumma a disinnescare il diagonale di Pizzi. Su corner ci prova l’Italia, Bonaventura crossa per Zaza che manda alto di testa. Finisce 1-0 per il Portogallo, Italia quasi mai pericolosa, dopo la rete, i lusitani hanno avuto vita facile nell’amministrare il vantaggio.
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DONNARUMMA 6,5: sbaglia un’uscita nel primo tempo, ma si rifà alla grande nel prosieguo della gara risultando decisivo in almeno tre occasioni. Da applausi la parata sul tiro di Bernardo Silva destinato a spegnersi sotto il sette. Il migliore.
LAZZARI 5,5: prestazione a due facce quella del terzino della SPAL, oggi all’esordio in Nazionale. Benino in fase offensiva, male in quella difensiva, lascia troppo spazio a Bruma sull’azione del goal portoghese.
CALDARA 5: protagonista in negativo sul goal portoghese, lascia partire troppo facilmente Bruma.
ROMAGNOLI 5,5: effettua un gran salvataggio sulla linea nel primo tempo, ma nella situazione della rete non riesce ad evitare che il cross di Bruma arrivi sui piedi di André Silva.
CRISCITO 5,5: ordinato in difesa, bravo a non farsi saltare, ma si vede in avanti solo per un paio di cross sbagliati.
JORGINHO 5: l’Italia fa grande fatica a costruire la manovra e la colpa è anche sua, molto impreciso nei passaggi.
CRISTANTE 4,5: molto lento, perde palloni sanguinosi. Sembra il fratello scarso del Cristante che l’anno scorso faceva faville all’Atalanta. Il peggiore.
BONAVENTURA 5,5: cerca di fare qualcosa ma è poco assistito, sbaglia molto impreciso sui calci d’angolo.
CHIESA 5: autore di fatto di quello che è l’unico tiro in porta degli azzurri, troppo poco per uno col suo talento.
IMMOBILE 5: l’attaccante della Lazio, oggi capitano, si sbatte molto, anche in fase difensiva, ma non è mai pericoloso.
ZAZA 5,5: corre e lotta molto come il compagno di reparto, ma rispetto a lui cerca di essere più concreto.
BERARDI 6: entra bene ed è molto vivace sulla fascia, ma non è concreto.
EMERSON PALMIERI 6: è molto più offensivo di Criscito e lo si vede subito, realizza diversi cross interessanti, propositivo.
BELOTTI s.v.
MANCINI 5: cambia tantissimo, probabilmente troppo, segno che si è ancora in fase di sperimentazione. Tuttavia la UEFA Nations League è una competizione ufficiale e la sua squadra rischia seriamente la retrocessione. L’Italia fa enorme fatica a fare goal. Urge trovare delle certezze intorno a cui costruire la squadra già nelle prossime gare.