Antonio Conte ed Il Tottenham Hotspur si sono detti addio come oramai noto. Dopo la conferenza stampa dell’ex CT della Nazionale era lecito aspettarsi il divorzio. Un Antonio Conte mai banale nel post gara contro il Southampton, gara terminata con il risultato clamoroso di 3-3
Da Sky: “La storia del Tottenham è questa. 20 anni che c’è questo proprietario e non hanno mai vinto nulla. Perché? Colpa solo del club o degli allenatori? Ho visto gli allenatori che sono stati qui… Finora ho provato a nascondere la situazione, ma adesso basta. Perché non voglio più vedere ciò che è successo oggi, perché è inaccettabile. Anche per rispetto dei tifosi, che ci seguono e pagano un biglietto”.
Gli Spurs sono fuori dalla Champions League ma sono ancora in corsa per ritornarci ma da qualche settimana la squadra sembra aver smarrito idee e quella grinta che è sempre stato il classico marchio di fabbrica dell’allenatore. Fatta questa mini ricostruzione degli ultimi giorni e come spesso succede in questi casi bisogna prendere una posizione e la nostra se fosse un “Processo” sarebbe tutta dalla parte del tecnico. La critica accusa Conte di non aver dato la svolta vincente nonostante un mercato importante o addirittura faraonico per qualcuno. Richarlison poco utilizzato è stato il colpo da novanta e con la sua gestione sono arrivati altri calciatori bravi come ad esempio Ivan Perišić. Per carità tutti grandi calciatori ma se davvero si vuol provare a vincere la Premier League serve spingere, serve un progetto e non puoi pretendere di vincere subito solo perchè hai preso uno degli allenatori più bravi del mondo.
La sensazione è che Conte non è stato accontentato in materia di acquisti o meglio non è stato accontentato del tutto e se davvero qualcuno pensava che si potesse vincere la Premier League in questa stagione forse si stavano sognando le “bambole” per citare un vecchio detto. Una discussione affascinante ma allo stesse tempo sembra il solito film Spurs e forse il buon Conte non ha tutti i torti.
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