Arnaud Kouyo ex difensore della Juve Stabia ci racconta un pezzo del suo passato gialloblu:
Il tuo ricordo della città di Castellammare di Stabia
– Sono passati diversi anni ma ricordo una bella città con tante persone davvero accogliente. Come a Lecce mi sono trovato bene. Belle persone, il mare insomma un ricordo positivo.
Che cosa ti ha lasciato la tua avventura con la Juve Stabia
– Avevo un traguardo iniziale. Arrivavo da un momento poco felice a livello calcistico ed avevo voglia di spaccare il mondo quando sono arrivato al Menti. Purtroppo non ho giocato molto e per questo è stata una avventura discreta non massima perchè mi sarei aspettato qualcosa in più ma per vari motivi è andata cosi.
Un tuo giudizio su Mister Ezio Capuano
– Se potessi tornare indietro non lavorerei con lui perchè non mi aveva molto in considerazione. Con il Direttore Giordano invece mi sono sempre trovato bene. Io sono arrivato a Gennaio e la sua formazione era già fatta e sento a distanza di anni di dire che avrei meritato qualche possibilità in più nella formazione titolare ma è andata cosi.
Il tuo momento più bello in gialloblù
– Sicuramente l’esordio. I miei compagni di squadra mi hanno abbracciato come per dire fai parte della famiglia. Era un bel gruppo. Castaldo, i fratelli Femiano e poi Benassi che ci siamo ritrovati anche in seguito. I ragazzi mi hanno accolto bene e sicuramente l’accoglienza è il ricordo più bello con le vespe.
Il tuo ricordo dei tifosi delle vespe
– La tifoseria è fantastica. I tifosi sempre presenti anche quando le cose non andavano bene. Il derby contro l’Avellino fu pazzesco con i tifosi che ci aspettavano fuori perchè si giocava a porte chiuse e con Mister Capuano portato in trionfo. Fu un qualcosa di pazzesco. In quel campionato si era creata la formula magica. Squadra e tifosi. Sempre con noi ed anzi saluto tutti i tifosi della Juve Stabia e raccomando ai tifosi giovani di prendere esempio da quelli un pò più anziani perchè loro sanno come trasmettere la passione e l’amore per questa maglia.
Si ringrazia Arnaud Kouyo per il tempo concesso per questa intervista