Buona la prima… o quasi. 2 a 0 al Tardini
La prima partita dell’Italia si conclude sul 2 a 0 per gli azzurri. Ottimo primo tempo, decisamente sotto tono il secondo. Un segnale pericoloso? No, l’Italia, come tante squadre più forti, domina e alla fine si addormenta sugli allori. E il commento del telecronista Rai “La Francia c’è ne avrebbe fatti tre” è assolutamente fuori luogo. Diverso avversario, diversa concentrazione. La partita di campionato Juventus Benevento né è stato un esempio.
Rimane comunque un secondo tempo non all’altezza, con Mancini che a più riprese bacchettato i suoi per la mancanza di concentrazione. Va anche detto che la mancanza di Jorginho si è fatta sentire. Senza l’italo brasiliano a gestire il centrocampo, i ritmi erano bassi e Locatelli non è stato all’altezza. Bene Insigne, Berardi e Immobile, soprattutto nel primo tempo. Buono anche l’ingresso in campo di Chiesa, che viene però servito molto poco dai compagni.
Il primo tempo è dominio assoluto dell’Italia. L’Irlanda del Nord tenta qualche lancio lungo, ma niente che possa impensierire neanche lontanamente Donnarumma. Al quarto d’ora lancio di Florenzi per Berardi, l’attaccante del Sassuolo si invola in area e incastra il sinistro sotto il sette dove il portiere irlandese non può arrivare.
L’Italia cerca il raddoppio, soprattutto con Immobile a secco dalla goleada contro l’Armenia. Ma se al 16′ Peacock-Farrell si cancella il gol, al 38′ il portiere è colpevole sul gol della scarpa d’oro. Recupero palla della difesa italiana, Insigne pesca proprio Immobile che brucia il diretto avversario. Il portiere non è impeccabile è il giocatore della Lazio fa due a zero.
Nel secondo tempo l’Italia cala di intensità e, cosa più grave, di concentrazione. L’Irlanda del Nord è poca cosa e, nonostante tutto, Immobile ha anche la palla del tre a zero. Al 55′ la prima azione da gol avversaria arriva da un erroraccio di Locatelli. Il centrocampista ex Milan controlla male un pallone facilissimo innescando Whyte in area, ma Donnarumma è bravo ad intervenire due volte.
L’Italia perde un po’ il controllo della partita non riuscendo più a ritrovare il controllo. Ma comunque la difesa c’è e la seconda, e ultima palla gol degli ospiti arriva al 70′. Magennis supera Chiellini in volo e colpisce a rete, ma il portiere azzurro è attento. Anzi Immobile, Spinazzola e Chiesa hanno, nei minuti finali, la possibilità di firmare il tre a zero, ma manca a tutti è tre un po’ di precisione.
E sul due a zero si chiude la partita. Giocare dopo quattro mesi insieme senza essersi potuti allenare, in campionato come questo è difficile. Ma a noi italiani queste cose piace non ricordarle, soprattutto alla Rai dove si è ricordato a più riprese della vittoria della Svizzera e di come contino solo i gol fatti. Come se le qualificazioni non fossero appena iniziate.