<strong>Cagliari sconfitto da se stesso e da qualche aiutino che ha favorito la vittoria della fortissima squadra capitolina di Inzaghi che perdeva 1 a 0 sino al 90esimo, quando è arrivato ciò che potrebbe essere sembrato eccessivo.
AIUTINO
Un recupero di 7 minuti e 38 secondi, spiegati dall’arbitro al Presidente Giulini, che se si fosse sempre così precisi con tutti sarebbe ineccepibile.
Tuttavia così non accade e sembra sempre che quando le grandi, o così dette come la Lazio, sono in difficoltà, ecco che arriva, puntualissimo come un orologio Svizzero!
Se però la squadra di Maran avesse capitalizzato le 5 clamorose occasioni davanti al portiere ospite, ultima quella di Faragò, quasi al 90esimo, l’aiutino non avrebbe destato sospetto.
Sette minuti e 1/2 sarebbero stati concessi se il risultato fosse stato 4-0?
Ne dubitiamo.
Tra l’altro, nella prima frazione di gioco c’era stato solamente 1 minuto di recupero.
La gestione dei cartellini del Signor Maresca di Napoli -a senso unico- sopratutto quello clamoroso non dato a Correa per il fallo su Faragò, è almeno discutibile.
Alla fine a 4 a 3 per il Cagliari i cartellini, ma il terzo laziale di Caceido per la maglia lanciata in aria per la rete del 2 a 1 al 98esimo non sarebbe quasi da contare.
Klavan e Pisacane, ammoniti ai minuti 32 e 56 giocavano il resto della gara col terrore di beccare il secondo.
Mentre l’allontanamento della palla di Milinkovic-Savic non redarguito con cartellino, l’identico comportamento di un cagliaritano era stato vidimato col giallo, un’interpretazione di Maresca da Oscar!
Questi atteggiamenti degli arbitri innervosiscono giocatori e pubblico, al Cagliari non è stato fatto passare nulla.
COME COI CAMPIONI D’ITALIA
E’ sembrata la stessa gara di quel famoso Cagliari-Juventus di 2 anni fa, 6 gennaio 2018, quando l’arbitro Calvarese di Teramo non concesse un rigore clamoroso per fallo di Bernardeschi ed ebbe il medesimo atteggiamento nei confronti dei giocatori del Cagliari che oggi ha tenuto Maresca.
Tra l’altro Juventus-Cagliari si giocherà il prossimo 5 GENNAIO 2020.
A differenza di quella volta il Presidente Giulini sbottò in diretta tv, questa volta, vista l’esperienza e la squalifica beccata al tempo, non lo ha fatto, sebbene abbia tenuto testa ai giornalisti pro-Lazio che lo intervistavano e provocavano, forse per farlo cadere nella trappola.
Ma Tommaso da Milano quell’errore non lo ha ri-fatto!
LA PRESENTAZIONE DELLA PARTITA
da parte dei giornali nazionali era che la Lazio, vincendo, avrebbe incalzato Juve e Inter, nemmeno presa in considerazione l’ipotesi di un Cagliari vincente, e questo è indicativo.
E di quanto il Cagliari in alta classifica stia dando fastidio da un pò di tempo a questa parte, lo si avverte nel fatto, sopratutto, della poca considerazione sui giornali cartecei e sulle televisioni.
Considerando poi che al VAR c’era Pairetto, il Direttore di gara della precedente partita a Sassuolo, disastroso, ciò rende il servizietto reso dagli arbitri indimenticabile.
MARESCA come BYRON MORENO
E’ tornato dopo la vittoria dell’Inter della seconda giornata, potremmo dire che è stato mandato per far vincere la Lazio che per la spettacolarità del Campionato era necessario vincesse per stare dietro alle due compagini in testa alla classifica, Inter e Juventus.
LE COLPE di MARAN
La solita storia delle sostituzioni tardive con in più quella folle finale quando sostituiva il giocatore più rappresentativo, Nainggolan con un Alessandro Deiola, una riserva delle riserve che niente ha a che fare con i titolari ma che nell’idea del suo allenatore, invece, l’aveva.
Follia pura dell’uomo di Trento che pagava cara la scelta e per questa verrà crocifisso.
Nainggolan non si sostituisce MAI, tantomeno con un Deiola qualsiasi!!
Sempre meglio vedere Raja camminare sul campo che vedere correre Alessandro, con rispetto parlando non si può vedere!!
Il centrocampo che ha costruito il Presidente e il Direttore sportivo fanno a cazzotti con gente come Deiola, già trova con difficoltà spazio Ionita!
STANCHEZZA
Il Cagliari è stanco, ragione principale di errori macroscopici, sopratutto davanti alla porta, speriamo che a Udine sabato si veda un altro Cagliari.
Curioso che anche l’ultima gara dell’anno scorso, fu il 29 dicembre 2018, era stata ancora contro i friulani.
PORTIERE
Il sostituto di Cragno e Olsen, Rafael, purtroppo non è agli stessi livelli dei suoi illustri compagni di squadra, due tiri seri, due reti.
Colpe non da attribuire al ragazzo 37enne brasiliano, è un dato di fatto incontrovertibile che ci sia divario tecnico, d’altra parte è il secondo portiere.
Con l’espulsione di Lecce e 4 giornate di squalifica a Olsen si è pagato dazio, perdendo punti e prendendo reti evitabili, come oggi.
Con la Sampdoria la prima e la terza rete sono evidentemente create da Rafael, sopratutto la terza rete sul suo palo nella seconda rete di Quagliarella.
Un portiere non sicuro rende la difesa insicura in ogni occasione.
Come lo è stata a Sassuolo.
LAZIO
La squadra romana ha tamburellato per tutta la partita la difesa del Cagliari ed è riuscita solo per stanchezza a vincere la gara, certo non bisognava concedere tutto quel campo agli avversari, ma il Cagliari è arrivato davvero stanco e con sette titolari in meno alla sfida Champions.
Il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio, giusto perchè la Lazio non meritava la sconfitta e anche perchè la squadra di casa ha fatto una gestione della palla degna di una grande squadra.
Grazie Maresca e Pairetto, Oscar 2019 per voi!
CAGLIARI (4-3-1-2): Rafael; Cacciatore, Klavan, Pisacane, Lykogiannis; Nandez, Cigarini (35′ st Oliva), Ionita (38′ st Faragò); Nainggolan (49′ st Deiola); Joao Pedro, Simeone. A disp.: Aresti, Ciocci, Pinna, Mattiello, Pellegrini, Walukievicz, Cerri, Ragatzu. All.: Rolando Maran.
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (35′ st Caicedo); Lazzari, Milinkovic, Leiva (20′ st Cataldi), Luis Alberto, Lulic (11′ st Jony); Correa, Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Bastos, Patric, Parolo, Berisha, Marusic, André Anderson, Adekanye. All.: Simone Inzaghi
ARBITRO: Fabio Maresca (sez. di Napoli)
MARCATORI: 8′ pt Simeone (C), 48′ st Luis Alberto (L), 53′ st Caicedo (L)
NOTE: Ammoniti: Nandez, Klavan, Ionita, Pisacane (C); Luis Alberto, Cataldi, Caicedo (L). Recupero: 1′ pt, 8′ st.