La gara si è disputata nel teatro che fu la Finale di Champions League 2005, famosa in Italia perché maledetta in cui il Milan, in vantaggio di tre reti dopo 44 minuti sul Liverpool, si fece raggiungere nella seconda frazione di gioco e poi superare ai calci di rigore a causa degli errori dal dischetto di Serginho, Pirlo e Shevchenko.
Sarà ancora Finale nel Maggio del 2020 per questo stadio, chissà se una squadra italiana tornerà a poggiare i propri tacchetti e sollevare quella Coppa che Mister Ancelotti, quella maledetta sera del 2005, vide alzare al cielo agli avversari, speriamo bene, CR7 è avvertito!
Cagliari e Trabzonspor non si incrociavano dalla Coppa Uefa 1993, era il 20 Ottobre; terminò 1-1 con rete al 90esimo di Julio Dely Valdés. Il ritorno al S.Elia fini 0-0.
Anche questa sera è finita pari e patta come nel ritorno della Coppa 1993, ma con una importante differenza: i padroni di casa presentavano la squadra titolare mentre i rossoblù, come ampiamento annunciato da Mister Maran, una formazione alternativa, sebbene tra gli 11 iniziali trovavamo a sorpresa Leonardo Pavoletti, dato per infortunato dopo la gara di giovedì col Fenerbahçe.
I due portieri sono stai i protagonisti: nella prima frazione quello ospite, il brasileiro Rafael che a metà del secondo tempo parava un calcio di rigore permettendo al Cagliari di mantenere inviolata la propria porta. Nella ripresa, a fine gara, una mezza rovesciata del gioiellino cagliaritano Barella ed un’altrettanto memorabile parata miracolo del portiere di casa e per poco i sardi non portavano a casa la vittoria.
TRABZONSPOR: Esteban (79′ Cakir); Joao Pereira (71′ Karadeniz), Akbas (79′ Akpinar), Zago Toure (62′ Hosseini), Ibanez (88′ Ozkan); Onazi, Kucka (75′ Sahan); Abdulkadir Omur (69′ Turkmen), Sosa (62′ Amiri), Yazici (75′ Artarslan); Rodallega (71′ Parmak).– All: Karaman. CAGLIARI: Rafael; Padoin, Pisacane, Andreolli, Pajac; Dessena, Colombatto (62′ Cigarini), Deiola (74′ Barella); Ionita (62′ Castro); Sau (74′ Farias), Pavoletti – All. Maran.
ARBITRO: Suat Arslanboga.