Capparella: ” Alla Juve Stabia non posso che augurare tutto il bene possibile”
Marco Capparella ex giocatore di Napoli e Juve Stabia, è stato intervistato dalla nostra redazione.
L’ex calciatore si sofferma sulla finale di Coppa Italia di questa sera, ma non dimentica il suo passato a Castellammare di Stabia:
Abbiamo contattato l’ex calciatore di Napoli e Juve Stabia, Marco Capparella, per scambiare quattro chiacchiere in vista della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus. Arrivando dritti al punto, gli abbiamo subito chiesto un pronostico per la gara che si terrà questa sera all’Olimpico di Roma:
“Il clima è surreale, in tanti sono stati fermi per tre mesi, un periodo lunghissimo che letteralmente rovina la preparazione fisica e scombussola i piani di qualsiasi allenatore e società. Difficile fare una previsione concreta sul risultato della partita. Sarà una gara “da tripla”, come si suol dire, nella quale chi sta meglio fisicamente, chi ha recuperato meglio la forma e la condizione durante i pochi giorni avuti a disposizione, uscirà probabilmente vincitore”.
Abbiamo chiesto quali saranno, secondo lui, i calciatori in grado di fare la differenza questa sera? Marco non ha dubbi: “I brevilinei. Per caratteristiche fisiche e tecniche sono i giocatori che raggiungono per primi una forma fisica accettabile, e sono quelli che, da avversario, riescono a metterti maggiormente in difficoltà. Il rischio, con una sospensione così lunga e con così poco tempo per tentare di riportare le squadre nella giusta condizione fisica, è che la preparazione sia stata sbrigativa”.
Ci colleghiamo subito dopo queste sue considerazioni alla sospensione forzata del campionato per chiedergli se abbia senso festeggiare per un titolo ottenuto con una simile atmosfera: “Certo che è giusto! La conquista di un titolo prestigioso come la Coppa Italia è sicuramente un traguardo importante per qualsiasi società, a prescindere dal palmares.
Inutile farsi prendere dallo sconforto, è molto meglio ripartire da una situazione così difficile con la grande gioia di un trofeo messo in bacheca”.
Proseguendo nel nostro discorso sulla società partenopea, arriviamo all’argomento di giornata, il rinnovo di Dries Mertens in maglia azzurra, con l’estensione del contratto che lo lega alla società di De Laurentiis fino al 2022:
“Non avrebbe avuto senso arrivare a scadenza. Dries è un calciatore troppo importante, molto amato dalla tifoseria, che ha meritato di avere la possibilità di continuare a mostrare le sue doti sul terreno del San Paolo. Il rinnovo è sicuramente un attestato di stima, sia dalla parte della società nei confronti del calciatore che da parte di Mertens nei confronti della squadra, della tifoseria e della città”.
La chiusura è dedicata alle vespe di Castellammare di Stabia:
Juve Stabia: “È una società che si è collaudata negli anni, che ha imparato alla perfezione come arrivare ad alti livelli e come rimanerci, che sa muoversi molto bene sul mercato e fa sempre ottime scelte tecniche.
Alla Juve Stabia non posso che augurare tutto il bene possibile: sono molto legato all’ambiente campano, anche grazie ad una carriera che mi ha portato a conoscere tante belle realtà calcistiche e tante società virtuose, ma i gialloblè avranno sempre un posto veramente speciale nel mio cuore e nei miei ricordi”.
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