Carlos Dunga, l’eroe dei tre mondi
Carlos Dunga, centrocampista Brasiliano che ha giocato sia in Europa che in Giappone, un calciatore fantastico, un leader assoluto della mediana:
Carlos Caetano Bledorn Verri, meglio noto come Dunga, uno dei calciatori piu’ forti della storia della nazionale Brasiliana dove ha vinto moltissimi titoli sfiorandone altri. Fu portato in Italia dal Pisa nella stagione 1987 ed il suo talento ha dato lustro al nostro campionato.
Nel racconto dei calciatori stranieri che hanno giocato negli anni 80 in Italia entra sicuramente un calciatore arrivato dal Sud America precedente dal Brasile. Un centrocampista forte di grande qualità e quantità il classico leader dentro al campo e nello spogliatoio. Un elemento con attitudini difensive, possedeva anche una buona proprietà di palleggio e un preciso tiro dalla distanza, qualità che ne aumentavano l’efficacia in fase offensiva. Tecnica sopraffina il classico calciatore che riusciva a dare del tu al pallone. Dunga è uno dei calciatori più vincenti della storia del Brasile perché con la nazionale verdeoro ha vinto praticamente tutto. Dalla Coppa America al Mondiale di Usa 1994 senza dimenticare la Confederations Cup Insomma titoli su titoli. In Italia ha giocato con il Pisa dove vinse una Mitropa per poi passare ai rivali della Fiorentina dove divenne subito uno dei giocatori più amati dalla tifoseria. Per lui anche una avventura al Pescara. Insomma un calciatore che ha sicuramente lasciato un un ottimo ricordo nel nostro campionato . Ma ovviamente la sua carriera è continuata in giro per il mondo.
Il centrocampista, ha giocato anche in Germania alla corte dello Stoccarda ed ha concluso la sua meravigliosa carriera in Giappone dove ha vinto anche un campionato ed una Coppa. Quando si e’ ritirato ha poi iniziato la carriera di allenatore ma ha e’ restato sempre in patria sposando i colori verdeoro sia come CT della prima squadra che come allenatore della selezione Olimpica ed ovviamente ha vinto anche da allenatore, certo direte voi con il Brasile e’ tutto piu’ semplice ma la storia spesso da torto a questa teoria.
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