Un Capolavoro del Napoli, da parte dei suoi giocatori e di Carlo Ancelotti. Una vittoria collettiva, in ogni senso. La vincono i calciatori in campo che annullano il Liverpool in ogni senso, la vince il pubblico che spinge da prima dell’inizio della partita, la vince Re Carlo con i suoi cambi e il suo schieramento tattico. Un gol di insigne che regala tre punti per un totale di quattro e primo posto nel girone.
La prima sorpresa è nella formazione, Maksimovic in campo come terzo centrale assieme a Koulibaly e Albiol, non più 4-4-2 ma 3-4-1-2 con Fabian Ruiz dietro Insigne e Milik e Mario Rui esterno di centrocampo. Ma il cambiamento non si sente anzi il contrario, i tre centrali fanno svanire dal campo Mané, Firmino e Salah, mentre Mario Rui sembra un’altro giocatore rispetto a quello di Torino, Hamsik e Fabian Ruiz spingono bene e coprano tanto (tranne un calo nel finale), Allan è il solito leone, Ospina è attento, Milik lotta per tre ed Insigne c’è sempre.
Partita equilibrata nel primo tempo. Tanto che l’unica vera azione da gol è all’undicesimo: Keita perde palla, Insigne ruba il tempo a tutti è tira di prima intenzione ma sfiora solo il palo. Ma il Liverpool è in balia degli avversari, e al 20′ Kloop è costretto ad inserire Henderson per Keita per un infortunio. Ritmi molto alti ma la partita è tutta a centrocampo dove domina, e non è una novità, Allan che pressa a tutto campo e sembra non conoscere la stanchezza.
Nel secondo tempo è tutta un’altra partita: dominio totale dei padroni di casa. Al 50′ gran botta di Milik dai sedici metri, Allison vola a terra ed Insigne non riesce a ribadire in porta; due minuti dopo Koulibaly, arrivato in attacco, stoppa un pallone vagante e mette in mezzo, Robertson non rischia nulla e mette in angolo e, dagli sviluppi del corner, Fabia Ruiz tira molto bene ma non riesce ad angolare. Al 58′ Mili libera Fabian Ruiz in mezzo alla difesa dei Reds ma lo spagnolo vuole portarsi la palla sul sinistra e si fa rimontare dagli avversari. nella confusione che segue il polacco sfiora l’incrocio.
Dopo venti minuti inizia a venire fuori il Liverpool soprattutto grazie alla sua arma preferita, il contropiede. Ma i tre giganti del Napoli ergono un vero e proprio bastione difensivo e bloccano tutto e tutti; al 68′ Salah, su un rimpallo fortunato, prova una velenosa conclusione a giro che sfiora il palo. A questo punto Ancelotti inserisce Verdi e Mertens per Fabian Ruiz e Milik per portarsi a csa i tre punti. Cambiamento che porta subito i suoi frutti tanto che Gomes è costretto a salvare sulla linea un tiro di Callejon.
Hamsik, un po’ stanco, lascia il posto a Zielinski mentre Fabinho sostituisce Milner. All’82’ cross basso di Mario Rui, il belga da due passi conclude a botta sicura ma il montante della porta gli nega la gioia del gol. E per poco non arriva la beffa tre minuti dopo, Fabinho spazza via, la palal arriva a Salah che per l’unica volta supera Albiol ma Ospina esce bene e blocca tutto.
Kloop prova a giocarsi la carta Sturridge per Mané ma all’89 arriva il gol partita. Verdi ruba palla, serve Mertens che di prima pesca Callejon, lo spagnolo ha già deciso di mettere in mezzo per il furetto che spinge in porta il gol vittoria.
Gli ultimi tre minuti sono solo di controllo per il Napoli che festeggia assieme ai suoi tifosi il primato nel girone C. Quattro vittorie su quattro per le italiane in Champions e, grazie ai vari risultati maturati, la Serie A supera la Premier League nella classifica UEFA.