Un Napoli brutto e sprecone butta nell’immondizia un’occasione d’oro. Allungare definitivamente sulle avversarie e saldare il primo posto. Ma Milik e compagni falliscono ben cinque palle gol nitide. Anzi Meret, in un paio di occasioni, deve allungarsi per impedire, se non la sconfitta, quantomeno il gol. E se nel primo tempo il Napoli domina, nel secondo cala vistosamente e i padroni di casa prendono il predominio del gioco. Non che creino pericoli ma, fino al 60′, con l’ingresso di Mertens, gli azzurri creano poco e niente.
Se Meret e i cinque difensori, ovvero Koulibaly, Manolas, Di Lorenzo, Mario Rui e Malcuit (che sostituisce il portoghese al quarantesimo) giocano alla grande, concedendo il minimo sindacale, quello che manca è il centrocampo. Fabian ruiz, difensivamente è bravo, in attacco una meteora. Allan è il peggiore in campo, anzi un suo errore, al 90′, per poco non beffa il Napoli di nuovo. Lozano, finché gioca come prima punta, male poi, con l’ingresso di Mertens, fa l’esterno e rinasce in pieno.
Milik crea tre palle gol ma ne spreca due su tre. Se la prima è difficile (da terra riesce a calciare battendo Coucke ma prendendo la traversa) ma la seconda è clamorosa. Calcio d’angolo, l’intera difesa va a vuoto mail polacco, anziché schiacciare, cerca di piazzarla e la alza sopra la traversa. Cinque minuti dopo stessa situazione, stessa intenzione e stesso gol divorato.
Gli ingressi di Mertens per Elmas e di Llorente fanno guadagnare grinta ed intensità, ma il Napoli spreca tanto. Migliori in campo, i difensori. Koulibaly e Manolas ergono un muro invalicabile, anzi il senegalese tira in porta e Hrosovsk salva sulla linea tutta la linea.
Un pareggio che, sulla carta, non dispiace. Il Napoli rimarrà primo a prescindere dal risultato. Ma, alla fine dei conti, non rende. Vero che manca sempre un briciolo di fortuna (Mario Rui e Maksimovic infortunati), ma non basta a giustificare il calo. E forse la sosta non farà male.