Cinquanta punti: questo recita la classifica. Senza Kvaraskthelia il Napoli vince comunque, anzi vince e convince. Dopo la sconfitta (complice un arbitraggio quantomeno non all’altezza) contro la Cremonese, il Napoli aveva i cosiddetti occhi secchi addosso. C’era chi già parlava di crollo, e adesso deve tornare nella tana.
Un risultato all’inglese, cioè un gol per tempo senza prenderne. Non che la Salernitana sia stata arrendevole. Vero, l’unica azione dei padroni di casa arriva dopo una carambola sui piedi di Lobotka. Piatek si invola verso la porta. Il tiro dell’attaccante polacco è forte e rasoterra, ma Meret è strepitoso e riesce a deviare sul palo. Ma arriva solo all’83.
La partita è bloccata. Le due parate dei portieri, Di Ochoa su Osimhen e di Meret sempre su Piatek, sono di normale amministrazione. Ma gli azzurri, capendo che i giocatori di Nicola cercano soprattutto di non prenderne, aspettano con calma. E alla fine la pazienza premia Spalletti. Al 47′ (recupero dovuto sia all’uscita per infortunio di Gyomber che al gol giustamente annullato a Osimhen). Mario Rui per Anguissa, percussione del centrocampista che crossa in mezzo, Di Lorenzo sbuca alle spalle della difesa e segna il suo decimo gol con la maglia del Napoli.
In teoria fra il primo e il secondo passano colo 180′ secondi. Al 47′ del secondo tempo conclusione tremenda di Elmas, palo pieno ma Osimhen è attento e in tap in mette dentro il suo tredicesimo gol stagionale.
La Salernitana, a parte la già citata occasione arrivata, accetta il due a zero e il Napoli decide di non infierire. E la partita scorre via con tranquillità. E alla fine arriva il triplice fischio che dichiara: cinquanta punti, primo posto e Osimhen capocannoniere.