Chiuso il maxi affare con la Juve: stamattina le visite mediche
Da quando Pippo Inzaghi ha appeso le scarpette al chiodo in quel triste pomeriggio del 13 maggio del 2012, la maglia numero 9 del Milan non ha più avuto un degno successore. Da Pato (con il numero 9) ad André Silva, passando per Matri e Destro. Gli unici sprazzi di prolificità, durante questi anni bui, sono stati quelli di Balotelli e Bacca durante il loro primo anno in rossonero e, casualmente, vestivano un numero diverso dal 9. Adesso, però, un vero bomber è appena sbarcato a Milano, ed è pronto a raccogliere questa pesante eredità che ormai da 6 anni piega chiunque la affronti. Parliamo di Gonzalo Higuain, proprio colui che qualche stagione fa cancellò il record di 35 reti in un solo campionato siglato all’epoca dal grande Gunnar Nordahl, ovvero il giocatore più prolifico della storia del Milan. Il numero 9, però, è attualmente sulle spalle di André Silva e chissà se cederà la maglia all’argentino, oppure sarà ceduto lui.
L’operazione
L’ex bomber del Napoli arriva in prestito oneroso con diritto di riscatto dalla Juventus, per un complessivo di circa 56 mln di euro (cosa da evitare minusvalenze ai bianconeri). Nelle tasche dell’attaccante, invece, andranno 25,5 mln spalmati in 3 anni di contratto: 7,5 il primo anno (lo stesso stipendio precipito alla Juve) e 9 gli altri due. L’argentino, inoltre, riceverà un milione dalla Juve per la buonuscita.
Per sbloccare l’affare Higuain, il Milan e la Juve hanno chiuso anche un altro grande movimento di mercato, ovvero lo scambio alla pari Caldara-Bonucci. Valutati entrambi 40 mln, portano a bilancio una plusvalenza per entrambe le società. L’ex difensore dell’Atalanta arriverà verso le 10 per le visite mediche con il Milan, mentre il Pipita è già in clinica per i propri test fisici.
Inutile dire che ad aspettare Higuain c’erano centinaia di tifosi rossoneri e che l’entusiasmo attorno al mondo Milan è schizzato alle stelle dopo un primo mese di assoluta inattività sul mercato (arrivati solo tre colpi a zero). Il tutto, è giusto ricordarlo, è partito dal desiderio di Leonardo Bonucci, ex capitano rossonero, che lascia incomplete, quasi da codardo, tutte le promesse di ribalta fatte il giorno del suo arrivo a Milano.