La Coppa Italia continua ad essere la bestia nera di Sarri. Due anni fa fu eliminato dall’Inter per due a zero ai quarti di finale (con la famosa polemica sull’insulto “Finocchio” rivolta all’allora tecnico dell’Inter Mancini), l’anno scorso in semifinale dalla Juventus (3 a 1 all’andata per i bianconeri, 3 a 2 per il Napoli al ritorno). Quest’anno di nuovo in semifinale dall’Atalanta per due a uno. Decidono i gol di Castagne e di Gomez per i bergamaschi, accorcia Mertens per i partenopei.
Turnover per Sarri con Sepe, Ounas e Chiriches al posto di Reina, Albiol e Mertens. Infatti il tecnico toscano schiera Callejon prima punta, Zielinski a destra e Rog e Diawara titolari. Gasperini porta per un 4 3 1 2 con Cornelius al posto di Petagna.
La partita è abbastanza noiosa. L’Atalanta pressa bene ma conclude poco in porta. Il Napoli ha la prima palla gol del match al 9′ quando Berisha salva in angolo su Callejon. La successiva palla gol arriverà al 25′ quando Ounas, ben imbeccato da Hamsik, si prodiga in una rovesciata che però non sortisce nessun effetto. Da questo momento l’algerino sparirà dalla partita. Al 30′ ultima occasione del Napoli con Zielinski che, solo davanti al portiere, colpisce male e consegna la sfera a Berisha. Non che i bergamaschi stiano a guardare, ma Chiriches, Koulibaly e Mario Rui fanno buona guardia (il rumeno per quasi tutta la partita impedirà al Papu di prendere palla). Inoltre l’ottimo pressing degli ospiti impedisce il solito giro palla del Napoli.
Secondo tempo. Dopo cinque minuti di nulla, Gomez crossa da sinistra, Mario Rui è in vantaggio su Cornelius ma scivola, il danese sul portoghese ma il pallone carambola sui piedi di Castagne che batte Sepe con un destro sotto la traversa.
Ci si aspetterebbe una reazione del napoli, ma gli azzurri praticamente spariscono dal campo. Mertens e Insigne per Callejon ed Hamsik non sortiscono l’effetto sperato, la manovra dei partenopie è lenta e, nonostante i 40′ minuti a disposizione per raddrizzare la partita, gli uomini di Sarri sembrano ritenere la semifinale di Coppa Italia ormai fuori portata.
Al 72′, dopo averlo rinviato per accertarsi delle condizioni di Hysai (non pervenuto in campo), Sarri sfrutta il terzo cambio inserendo Allan per Ounas. Il brasiliano corre e si affanna ma, come tutto il Napoli, conclude poco. All’82 un altro colpo per il Napoli. Gomez controlla male di petto un lancio lungo di Ilicic (entrato per Cristante) ma Chiriches scivola e il Papu si lancia in area e firma il due a zero.
Sembrerebbe finita, e l’ingresso di Petagna per Cornelius (segno che Gasperini vuole difendersi) ma il napoli, nell’unica fiammata del secondo tempo, la riapre. Due minuti dopo aver subito il raddoppio, Insigne inventa un cross in area per Mertens. Il belga supera caldara ed anticipa Berisha e di testa accorcia le distanze.
Ma non basta, sia perché (con Haas che sostituisce il papu) l’Atalanta difende a pieno regime sia perché il Napoli non costruisce nessuna azione degna di questo nome, neanche prova a sparacchiare palle in area di rigore.
Finisce così l’avventura in Coppa Italia, una brutta partita che, si spera, sia solo uno scivolne in attesa di riprendere il campionato sabato cinque Gennaio contro il Verona, per poi riprendere il 21 proprio contro l’Atalanta a Bergamo. E, visti i 20 risultati utili consecutivi in trasferta, è ben lecito sperare.
