Una giornata di passione e gioia al Romeo Menti, dove la Juve Stabia ha conquistato una vittoria preziosa contro il Modena. Stabiamore, con la sua voce appassionata, ci porta dentro le emozioni di questa partita importante. Di Gianfranco Piccirillo:
Lo Stabia ha scritto una pagina importante della sua storia a pochi giorni dal suo centodiciottesimo compleanno, raggiungendo virtualmente il traguardo della salvezza a due mesi dalla fine del campionato. Per la squadra di Pagliuca la vittoria è stata meritata, ma c’è stara una grande sofferenza nel finale, per una certa stanchezza della squadra, che si era avvertita anche nelle due precedenti gare, e per la reazione del Modena di Mandelli, che però si è svegliato solo negli ultimi minuti. Il tecnico stabiese ha dovuto puntare sugli acquisti di gennaio, Peda e Quaranta, in difesa per le indisponibilità di Varnier e Bellich, optando per Leone al posto di Buglio a sostegno con Pierobon del trio offensivo. La prima occasione è per il Modena, che recupera palla sulla trequarti sul rientrante bomber Adorante e un tiro da fuori, che lambisce il palo alla sinistra di Thiam.
Ma lo Stabia riesce a passare in vantaggio poco dopo su un lancio lungo di Peda, che coglie la difesa del Modena completamente impreparata e troppo ferma, e il capitano Candellone è bravo ad approfittarne, controllando bene prima di testa e poi di piede, involandosi verso il portiere Gagno, che riesce ad evitare splendidamente in dribbling, per mettere facilmente in porta tra le ovazioni di un pubblico di casa caloroso, ma non numeroso come ci si aspettava. A metà del primo tempo Pierobon perde palla sul fischiatissimo napoletano del Modena per il comportamento dell’andata, Antonio Palumbo, che la rimette in mezzo per l’ex Atalantino Caldara, che però tira sull’esterno della rete. La gara vive spesso momenti di tensione per alcuni falli di troppo e ne pagano dazio Cotali e Floriani Mussolini, con il cartellino giallo, mentre Ruggero nel recupero del primo tempo, sfiora il raddoppio con un colpo di testa, che esce alla destra di Gagno. Il Modena dopo l’intervallo sostituisce l’ammonito Cotali con Duca, ma è sempre lo Stabia ad andare vicino al gol con una splendida punizione dal limite di Adorante, che colpisce l’incrocio dei pali, facendo rammaricare il pubblico stabiese, che si esalta per un’altra bella occasione delle vespe, costruita da Fortini e Leone, il cui cross a Ruggero, costringe Gagno ad una parata difficile sul nuovo colpo di testa del difensore. Poco dopo le uscite di Mendes per Caso e Mannino per Bozhanaj decise dal tecnico del Modena, arriva meritatamente il raddoppio dello Stabia, ancora con Candellone grande protagonista, che riceve palla sulla sinistra da un lancio lungo di Ruggero, si accentra benissimo in area e fa partire un tiro a giro di grande precisione, che infila Gagno sul secondo palo.
Pagliuca a questo punto forse fa una mossa troppo difensiva, togliendo dal campo entrambi gli esterni bassi per inserire due calciatori più difensivi come Rocchetti e Andreoni. L’uscita contemporanea dal campo di Fortini e Floriani Mussolini mette in difficoltà la squadra di Castellammare e concede più spazio al Modena, che riapre la gara, sfruttando proprio un fallo ingenuo di Rocchetti su Vulikic in area, che è trasformato dall’arbitro in rigore e da Palumbo nel gol, che cambia il finale di una partita in gran parte dominata dalla squadra di Castellammare. Infatti il Modena dopo aver inserito al posto di Gliozzi l’esperto attaccante francese Defrel attua un forcing finale, che mette in difficoltà la difesa stabiese, che soffre maggiormente anche per il mancato filtro a centrocampo dopo l’uscita di Leone per Meli. I minuti finali sono confusi, perché caratterizzati da diversi falli e sostituzioni con gli ingressi di Baldi e Louati al posto di Piscopo e Pierobon e del modenese Kamate per l’omonimo del capo della loggia massonica P2, Gelli, che inducono l’arbitro a concedere un lungo recupero, che appare interminabile per i tifosi stabiesi, infastiditi dalle continue proteste della panchina del Modena, che reclama un altro rigore e ulteriori provvedimenti contro lo Stabia, come se non bastassero quelli comunque ottenuti nelle due gare contro la squadra di Castellammare, che soffre per un’evidente stanchezza, ma che dopo l’ultimo tiro di Bohzanaj, che esce di poco alla destra di Thiam può gioire per questo successo davvero importante. La classifica sorride a 43 punti e può consentire di puntare pure ad un altro obiettivo, che ad inizio stagione non era stato proprio considerato per la gioventù della rosa e il budget ridotto a disposizione di Lovisa. La sosta di campionato è adesso molto utile per fare respirare i calciatori, che hanno dato tanto in questa splendida stagione e consente pure il recupero degli esperti Varnier e Maistro dagli infortuni e di Buglio e Bellich dalle squalifiche, immaginando la prossima sfida a Cesena, come una gara appassionante tra due matricole terribili, che possono legittimamente ambire entrambe alla qualificazione ai play off.