L’intervista a Francesco “Ciccio” Favasuli
Il “Ciccio ti amo” è rimasto nel cuore dei tifosi nerazzurri in quell’incredibile semifinale del Curi a Perugia dove accadde tutto ed il contrario di tutto.Peccato per la finale persa a Latina, ecco di seguito le parole di Favasuli:
Il ricordo di Castellammare di Stabia.
Che stagione fu quella con Nunzio Zavettieri al timone delle vespe
A Castellammare sono stato molto bene umanamente società di allora seria e molto competente, calcisticamente avevamo una squadra forte che avrebbe potuto lottare per ambizioni diversi rispetto alla Salvezza ottenuta con difficoltà ma alla fine Grazie a Dio abbiamo raggiunto l’obbiettivo…
Contro il Messina verso la fine del campionato sei stato decisivo per la salvezza gialloblù.Quando pesava quel pallone
La doppietta con il Messina è stata emozionante come ogni gol ovviamente, personalmente ho vissuto un annata calcistica di alti e bassi ed il finale buono diciamo ha compensato l’annata così così…
Il “Ciccio ti amo” è rimasto un bellissimo ricordo nei tifosi nerazzurri.
Raccontaci quella fantastica rete.
Il gol al Curi con il Pisa mi piace dire sempre che è un emozione che non si può descrivere con le parole, è stato un momento che ha reso felice tante persone e soprattutto un gruppo di lavoro ( Calciatori, tecnici e tutto ambiente lavorativo) Unito sia nel calcio che nell’ anima…
Dopo l’esaltazione per la semifinale, ci fu l’amarezza per la finale persa a Latina.Che ricordi hai?
Barberis dopo 10 anni è ritornato in nerazzurro, che ricordi hai di lui?
Della finale persa a Latina ho ricordo di un grande delusione ma anche di un gruppo che aveva dato tutto quello che aveva…Emozionante il finale della gente di Pisa che nonostante la sconfitta cantava e ringraziava la squadra x ciò che aveva dato…
Rinnovo il mio Grazie alla Curva di Pisa, a tutto i tifosi ed alla città…Andrea principalmente ho il ricordo di un ragazzo eccezionale, giusto con grandissime qualità tecnica già allora si intravedeva che avrebbe potuto fare una carriera brillante..
Così è stato lo saluto e gli auguro il meglio.