Esclusiva – Gaetano Fontana: “Sono stato ad un passo dal Pisa. Sull’emergenza Coronavirus: E’ tutto assurdo”


L’ex allenatore della Juve Stabia è intervenuto ai nostri microfoni

Di seguito l’intervista che Gaetano Fontana ha rilasciato a Magazine Pragma:

Un messaggio ai cittadini italiani e agli appassionati di calcio?

Oggi non esiste un messaggio settoriale, non esiste messaggio per il mondo dello sport piuttosto che per la politica o per l’industria e così via. Esiste un messaggio per l’umanità. Purtroppo “fatichiamo” a rispettare in maniera civile quello a cui siamo chiamati a fare. L’essere più responsabili, il NON USCIRE DA CASA, per bloccare che questa pandemia, evitando di fatto che possa ancora di più trovare spazio nelle nostre famiglie, nelle nostre case, nei nostri più cari affetti. Purtroppo neanche le immagini di un popolo flagellato come Bergamo fa riflette quegli irresponsabili che non curanti di quanto sta accadendo, si riversano per le strade rendendo difficoltoso il lavoro massacrante che gli operatori sanitari, l’esercito, e chi è costretto a lavorare per soddisfare le nostre prime necessità stanno da giorni svolgendo. È semplicemente tutto assurdo ed irresponsabile

Purtroppo il paese sarà paralizzato almeno fino a Pasqua , questo dicono le ultime news. È la scelta giusta?

Non sono certo io a dire cosa sia giusto o sbagliato. Quello che so è che siamo noi gli unici artefici di quanto sta accadendo, perché come dicevo poc’anzi, non stiamo aiutando con i nostri atteggiamenti a risolvere il problema.

Lo sport come sta reagendo a questa emergenza?

Come le dicevo, non esiste settore che non stia risentendo per quanto sta accadendo. Il mio pensiero va a chi deve “spaccare” l’euro per sostentare una famiglia e non ha da dove attingere. Ho tanti amici che sono al collasso finanziario perché le loro attività stanno crollando. Mi auguro ci sia una presa di posizione ed un sostanziale aiuto per tutte quelle persone che stanno vedendo crollare le loro risorse economiche-finanziarie.

Sulla ripresa del calcio.e sulla conclusione dei campionati sono state prese le.giuste decisioni?

Ripeto, non oso sostituirmi a chi ha il compito gravoso in questo momento di prendere decisioni. Noi dobbiamo solo rispettare ciò che viene deciso e non ergerci a giudici, dicendo cosa è giusto o sbagliato.

Quanto le manca il campo e l’allenare in genere? Qualche anno fa fu vicino alla panchina del Pisa, e poi?..

Il calcio è la mia vita, il mio ossigeno, la mia passione. È difficile stare lontano da un campo da calcio e non poter esercitare ciò che sia ama. Purtroppo il ruolo dell’allenatore è particolare e ci sta che ogni tanto (anche se a me sta capitando spesso ) bisogna stare in disparte.
Spero di aver pagato sufficientemente dazio e trovare maggiore continuità nel mio lavoro.
È vero sono stato molto vicino al Pisa, ma purtroppo non so cosa sia capitato nei momenti finali quando la proprietà ha optato per un altro professionista. Ma anche questo ci sta. Credo con assoluta certezza che chi ha scelto ha scelto e sta continuando a scegliere solo per il bene del club e della popolo Pisano. Colgo l’occasione per fare loro un grande in bocca al lupo, di cuore.

 


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