La nostra intervista a Rachid Arma
Abbiamo intervistato l’ex attaccante di Pisa, Vicenza e Spal che adesso è impegnato nel campionato dei Dilettanti tra le fila del Breno.Rachid ha pubblicato un libro sulla sua storia personale intitolato “La storia del Sultano di Agadir, in cui racconta del suo arrivo in Italia dal Marocco e di come è diventato calciatore iniziando da una fabbrica metalmeccanica.
Dove giochi attualmente?
Sono in Serie D, in questa stagione ho iniziato al Sona Calcio e poi al Breno una squadra vicino a Brescia.La stagione è stata un pò particolare, a Sona si doveva vincere il campionato e fare una fusione con il Chievo Verona, con a capo Campedelli ma non è andata in porto e a Dicembre ho deciso di andare a Breno che aveva 9 punti.
Siamo arrivati ai Playout ma non sono bastati perchè abbiamo pareggiato 0-0 fuori casa e siamo retrocessi in Eccellenza.
Per il prossimo anno hai trattative?
Ancora non ho niente di sicuro, faremo qualche chiacchierata in questi giorni con alcuni club.
A Pisa ci serve un bomber.Torneresti?
Magari, a Pisa ho trascorso due anni meravigliosi.
IL tifo è molto caloroso e mi ha impressionato, gli ultras cantano per tutti i 95 minuti, è una piazza che ha sofferto ma è unico.All’epoca c’era Battini era l’anno che stava per lasciare il club, mi sono lasciato con la società e sono passato alla Reggiana.
Come mai ti è venuto in mente di scrivere questo libro?
L’idea mi è venuta quindici anni fa, ho fatto un balzo importante in carriera ed ho pensato di scriverlo come spunto ai ragazzi che vogliono diventare calciatori.
Sono arrivato in Italia tramite ricongiungimento familiare, il papà era in Italia.Ho iniziato a lavorare in una fabbrica metalmeccanica.
I primi anni facevo scuola fino all’una, poi in fabbrica e dalle 18 allenamenti.All’epoca della Sambonifacese lavoravo ancora in fabbrica, poi sono andato alla Spal.
Ti è dispiaciuto della retrocessione della Spal?
Mi dispiace un sacco, perchè è una piazza con cui sono legato, è la mia prima esperienza nel calcio professionistico, ho sempre seguito la Spal, Ferrara è una città in cui si vive bene.
Continuerai ancora a giocare, ma dopo che avrai terminato di calcare i campi cosa farai?
Ho diverse idee, vorrei collegare Italia e Marocco, mi piacerebbe allenare i ragazzi giovani, vorrei prendere il tesserino per allenare i giovani.
Cosa si prova a segnare un gol?
Un gol è adrenalina pura e un lavoro intenso di squadra durante la settimana, tu esulti e porti la felicità di una sacrificio a tutta la squadra.