Dopo l’1-1 dell’andata, la Lazio naufraga all’Olimpico tra i fischi.
Dopo Napoli e Fiorentina, l’Europa League perde anche l’ultima squadra italiana, la Lazio. I biancocelesti abbandonano tristemente il palcoscenico delle coppe europee e lo fanno nel modo peggiore perdendo in casa 0-3 contro lo Sparta Praga. Dopo la giornata infausta dell’Allianz Arena vissuta mercoledì sera, dove la Juventus ha dovuto cedere il passo al Bayern Monaco, l’Italia calcistica riponeva nella Lazio l’ultima speranza di restare in Europa. Mai speranza fu più mal riposta!
Del resto lo 0-3 conto i modesti cechi, non di certo candidati alla vittoria del torneo, è un risultato che sgombera subito il campo da ogni possibile pensiero di torto arbitrale o sfortuna. Una sconfitta ineccepibile che non solo pone la ciliegina sulla torta ad un’annata pessima dei biancocelesti ma getta l’intero calcio tricolore nell’umiliazione di non avere più alcuna rappresentante nel palcoscenico europeo.
È davvero difficile commentare una gara che già dopo 13 minuti vedeva la Lazio sotto di 2 reti, una gara che ha mostrato per l’ennesima volta, qualora ce ne fosse ancora bisogno, tutti i limiti di questa squadra, assemblata a casaccio, senza un valido progetto alle spalle, composta da mezzi giocatori o da presunti tali e da alcuni che il viale del tramonto lo hanno imboccato da un pezzo. Come si può pensare di vincere qualcosa con difensori come Hoedt, Mauricio o Bisevac? Ma stiamo scherzando? Giocatori che farebbero fatica a stare in panchina in qualunque squadra in Italia, nella Lazio si contendono ogni domenica il posto da titolare in campo. E l’analisi potrebbe spostarsi anche in altri reparti dell’11 di Mister Pioli (a proposito anche lui in totale confusione da tempo), ma il risultato ed i giudizi non cambierebbero. Questa squadra è semplicemente “inadatta”, per voler usare un eufemismo, al calcio che conta, questa squadra non può, anzi, non deve permettersi nemmeno di pronunciare la parola Europa, calcisticamente parlando.
E pensare che qualcuno ad inizio stagione disse: ”Questa squadra è difficilmente migliorabile!” Ora le cose sono due: o quel giorno i fiumi dell’alcool parlavano per conto del dichiarante oppure lo stesso dichiarante è inequivocabilmente entrato nel tunnel della demenza. Ma come si può avere la presunzione di fare una dichiarazione del genere? Per caso ti chiami Barcellona o Bayern Monaco? Da anni, per caso, vinci incontrastato il titolo nel tuo paese? Hai vinto le ultime edizioni della Champions League ed i tuoi giocatori sono ambiti dalle più grandi rivali europee? No caro mio, niente di tutto questo, niente! Ma forse su una cosa avevi ragione quando hai fatto questa assurda dichiarazione. “Squadra difficilmente migliorabile” è vero, perché per migliorare avrebbe bisogno di avere una dirigenza seria anzi no, basterebbe già una dirigenza normale, quella che da 11 anni (quasi 12) la S.S. Lazio non ha!