Cinquantacinque secondi nel primo tempo, due minuti nel secondo. Tanto regge la squadra di Petkovic. Poi gli azzurri dilagano. E grazie alla doppietta di Locatelli e al secondo gol di Immobile (che né aveva sprecati due) l’Italia centra il primo obbiettivo: la qualificazione agli ottavi. Resta solo la partita di Domenica pomeriggio per stabilire se passeremo da primi o da secondi.
La Repubblica Ceca doveva essere un avversario pericoloso. Quattro a zero. La Turchia non è la Repubblica Ceca, e sono tre. La svizzera è più squadra della Turchia, altri tre. Forse i telecronisti dovrebbero continuare così, porta fortuna. Ma la fortuna non conta, l’Italia gioca bene e, cosa più importante, vince e convince. E vedendo giocare le altre, le prospettive sono rosee. Non si è ancora vinto niente ma sognare è lecito.
Un azione di Zuber fermata da Donnarumma al 65′ è l’unica vera zione da gol degli elvetici. Per il resto il mancio incarta perfettamente gli avversari. Insigne spinge su ogni pallone, Jorginho è il solito direttore d’orchestra. Bonucci e Chiellini (uscito al 24′ per infortunio) e poi acerbi non fanno passare neanche l’aria. E se Locatelli è questo, Verratti faticherà a trovare il posto in nazionale.
L’ingranaggio dell’Italia funziona. tanto che lo stesso Giorgione segna il gol dell’uno a zero. Ma il russo Karazev, dopo un Check del VAR, annulla per uj tocco di mano. Ma due minuti dopo Locatelli apre per Berardi. L’attaccante del Sassuolo mette in mezzo per il compagno che segna.
Nella ripresa arrivano anche i gol della sicurezza. Asse Di Lorenzo Barella. Il centrocampista dell’Inter serve Locatelli che, dal limite dell’area, prende la mira e calcia. Il destro è forte, rasoterra ed estremamente angolato e il portiere Sommer può solo accompagnare con lo sguardo il pallone in porta.
Insigne e Beradi poi vengono sostituiti da Toloi e Chiesa. Che subito si mette in mostra. Infatti porta a spasso tre difensori elvetici, poi mette palla e porta Immobile che incredibilmente spreca. Ma la gloria per ilo giocatore di Torre Annunziata arriva comunque. E con esso la certezza della vittoria e il passaggio agli ottavi.