DUBRAVKA CROCE E DELIZIA
Tarkovic sceglie un 4-4-1-1 leggermente più difensivo rispetto alle ultime uscite; 4-3-3 per Luis Enrique con Azpilicueta sulla fascia destra ed il ritorno di Sergi Busquets, guarito dal Covid, a centrocampo. La Spagna parte forte col tiro-cross di Morata respinto con successo da Dubravka. Al 10’ Hromada nel tentativo di spazzare via colpisce Koke invece del pallone: l’arbitro dopo una on-field review concede il calcio di rigore. Lo juventino Morata dagli 11 metri incrocia la conclusione che viene parata dal portiere slovacco, si resta sullo 0-0. Nelle fasi iniziali si vedono in attacco solo gli spagnoli: Dubravka vince ancora il duello con Morata deviando in corner un bel destro dalla distanza. Al 30’ il gran sinistro di Sarabia colpisce la traversa e si impenna; mentre il pallone sta tornando giù è Dubravka a buttarlo nella sua porta con la mano destra realizzando un goffissimo autogoal. Sul finire di tempo ci prova Koke dalla distanza con palla che esce larga, ma poco dopo, al terzo minuto di recupero, Gerard Moreno crossa per Laporte che segna con un preciso colpo di testa; 2-0 per la Spagna alla fine del primo tempo.
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LA SPAGNA PRENDE IL LARGO NELLA RIPRESA
Al 56’ Jordi Alba fa partire un traversone preciso verso Sarabia che lo converte in goal con un bel sinistro a volo di prima: 3-0 per la Spagna. 11 minuti dopo il neo-entrato Ferran Torres cala il poker con un bel colpo di tacco sul cross di Sarabia. Al 71’ la Spagna segna anche la quinta rete al termine di una mischia che si conclude con l’autogoal di Kucka. È stato un match a senso unico: la Slovacchia, che ha chiuso la gara senza tiri in porta all’attivo, ha pensato esclusivamente a difendersi squagliandosi dopo aver subìto il terzo goal.
CLASSIFICA FINALE DEL GIRONE E
La Svezia a sorpresa vince il girone, seconda la Spagna. Difficile che gli slovacchi possano essere ripescati tra le migliori terze classificate avendo una differenza reti di meno 5. Conclude all’ultimo posto e viene eliminata una deludente Polonia.