Italia- Spagna, magari provando ad imitare il 1994 con Roberto Baggio oppure l’euro Italia di Antonio Conte. Nel mezzo tante delusioni con le Furie rosse che spesso ci hanno fatto piangere
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Italia- Spagna è il grande giorno, un biglietto per la finale e’ il premio. Roberto Mancini contro Luis Enrique, un allenatore che spesso ha avuto l’Italia nel suo destino.
Italia- Spagna nel 1994, la sua avventura alla Roma, la Champions League con il Barcellona le tappe del bravo allenatore nato a Gijón che nel corso della sua carriera ha spesso disegnato team dal sapore di calcio molto divertenti. Roberto Mancini per la storia in questa favola azzurra dalle mille sfumature.
Gli azzurri in questo europeo hanno trovato un grande filo conduttore mentre la Spagna sta viaggiando con la classica corrente alternata. Prestazioni di livello, vedi i supplementari con la Croazia oppure prestazioni con quella faccia un po cosi come successo contro la Svizzera con gli Iberici che hanno cestinato tutto ai calci di rigore. Sulla carta la gara è equilbrata e saremmo bugiardi nel dire che questa Spagna non fa paura anche perchè le “Furie rosse” nella storia recente del percorso azzurro sono state sempre la classica bestia nera che ha regalato tante delusione e lacrime ai nostri colori.
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Se Lukaku offriva quel sapore di derby contro Donnnarumma o se preferite la classica Inter-Juventus, la sfida con Alvaro Morata sarà questione tutta bianconera con Bonucci e Chiellini che conoscono bene la bocca di fuoco della vecchia signora ma sono logicamente tanti i pericoli per gli azzurri da calciatori giovani a quelli meno giovani, insomma servirà la classica partita perfetta, tanto cuore e un po di fortuna che non gusta mai.
Alle ore 21,00 avremo tutti il cuore in gola ma forza ragazzi, senza paura per cancellare le sconfitte del recente passato e scrivere un presente dolce, anzi dolcissimo con una nuova pagina tutta da colorare.