Italia-Svizzera 3-0, azzurri spettacolo, Locatelli migliore in campo. Il pensiero post gara di Gianfranco Piccirillo
Italia-La vittoria del Galles contro la Turchia avrebbe potuto ridimensionare il successo precedente della nazionale, con il rischio addirittura di scatenare i fantasmi del mondiale brasiliano, nel quale dopo la vittoria iniziale ci furono due clamorose sconfitte, che costarono l’eliminazione al primo turno come era capitato anche nell’edizione del Sudafrica. Ma nel primo tempo dopo alcune difficoltà iniziali gli azzurri di Mancini prendono in mano le redini della gara, sfiorando il gol con Immobile su preciso assist di Spinazzola e poi trovando le solite giocate importanti di Insigne e Berardi, protagonisti soprattutto nelle rifiniture. Dopo il gol annullato dal var a Chiellini su angolo proprio di Insigne, il centrale difensivo è costretto ad uscire per il solito risentimento muscolare a favore di Acerbi, che ritrova il manto del suo Olimpico, non facendo rimpiangere il capitano juventino.
E’ bravo soprattutto Berardi nell’azione del vantaggio per la sua capacità, mostrata spesso anche nel Sassuolo di superare l’uomo in velocità e di fornire preziosi assist per gli inserimenti dei centrocampisti, in particolare di Locatelli, che diventa il mattatore della gara per la doppietta realizzata. Infatti dopo il gol del vantaggio, legittimato poi da altre azioni pericolose di Spinazzola, Insigne e lo stesso Berardi nella ripresa il centrocampista del Sassuolo, che sta sostituendo l’ancora indisponibile Verratti lascia partire un sinistro chirurgico che sorprende il portiere Sommer, ancora in attesa della notizia della nascita del secondo figlio. In questa gara, dominata dagli azzurri, ci sono comunque anche le parate del portiere stabiese Donnarumma, che non può essere discusso per le prestazioni sempre impeccabili ma solo per la scelta di lasciare il Milan, su Zuber e peraltro due volte nella stessa azione. Dopo una conclusione sprecata da Berardi, Mancini risponde ai due cambi del collega Petkovic con gli inserimenti di Chiesa e Toloi al posto di Insigne e dello stesso Berardi, che favoriscono le ripartenze veloci, considerando che la Svizzera mantiene il pallino del gioco senza però, riuscire a trovare spazi importanti per le conclusioni finali. Per due volte Immobile manca il terzo gol più o meno allo stesso modo, ma nella seconda è apprezzabile la rifinitura di Chiesa, che Mancini vede al momento solo come importante rincalzo da sfruttare a partita iniziata. Buona la gara di Di Lorenzo che sostituisce Florenzi, questa volta dall’inizio e tiene il suo avversario, non disdegnando pericolose sortite offensive, così come quella di Spinazzola, che sembra confermare la tradizione positiva degli esterni bassi sinistri italiani e dello stesso Barella, sostituito solo nel finale da Cristante. Ovviamente la standing ovation è tutta per Locatelli, che dopo aver fatto le cose per bene, lascia il campo a Pessina, poco prima che finalmente l’ex scarpa d’oro, il torrese Immobile riesca a trovare il terzo gol con un tiro da fuori. Sommer è apparso sorpreso, forse perché comprensibilmente distratto dal pensiero, peraltro piacevole, di diventare padre per la seconda volta. Dunque l’Italia vince la decima gara consecutiva senza subire reti e raggiunge quota 29 nei risultati utili, ad un passo ormai dal record della nazionale di Pozzo e si può permettere di affrontare il Galles con la serenità della qualificazione agli ottavi già avvenuta, un fatto non scontato nella storia della nazionale alle competizioni europee e mondiali.
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