Con una lunga lettera l’ormai ex Direttore Generale del San Paolo Solarino ha voluto salutare la società gialloblu e ringraziare i tifosi per le emozioni vissute.Quattro anni importanti quelli di Kevin Giliberto nel sodalizio gialloblu che di fatto chiuderà un ciclo lunghissimo per aprirne probabilmente uno nuovo.
“Chiudere un capitolo della propria vita non è mai facile, specialmente quando oltre a mettere tutto te stesso ci hai veramente lasciato il cuore” – ha scritto Giliberto – “Dopo quattro bellissime stagioni si chiude il mio percorso con il San Paolo Solarino, società in cui ho occupato la carica di Direttore Generale e Responsabile della Comunicazione.
Sono stati quattro anni di emozioni intense, di bellissimi attimi vissuti grazie a questo bellissimo sport e soprattutto alla grande famiglia che col tempo era nata con entusiasmo.I colori di questa società resteranno sempre nel mio cuore, insieme alle persone speciali con cui ho avuto modo di lavorare.
Ognuno di loro, anche in piccolo, ha lasciato un segno importante nel tragitto che abbiamo percorso, contribuendo ai risultati ottenuti.Insieme abbiamo vissuto momenti che rimarranno indelebili nelle nostre menti, raggiungendo qualcosa di inimmaginabile in quell’aprile 2019.
Oggi posso dire di essere orgoglioso di aver potuto contribuire alla rinascita del calcio nella mia comunità, mettendomi in gioco e provando a realizzare le idee che avevamo chiuso in un cassetto”.I traguardi e gli obiettivi raggiunti dalla società sono stati tantissimi: dalle affiliazioni al Genoa ed al Perugia, ai tanti giovani lanciati nelle due promozioni dalla Terza alla Prima Categoria.
Senza dimenticare il salto in C2 con il futsal e le finali raggiunte con le formazioni di settore giovanile.Numeri importanti che ci hanno portato a primeggiare in tornei di levatura regionale o nazionale, in cui Solarino è riuscita a ben figurare contro formazioni come Barletta, Taormina ed altre big del calcio giovanile siculo.
La scuola calcio ha ottenuto il numero di tesserati più alto mai raggiunto da una società di calcio della comunità.Una crescita esponenziale che ha portato verso grandi soddisfazioni come le vittorie dell’Angelo Guardo Cup o del Trofeo del Tirreno con la categoria 2012.
Progetti sociali, culturali, volti all’integrazione e non solo hanno contrassegnato il lavoro del San Paolo, con le famose giornate gialloblu che sono state l’occasione per parlare di lotta al razzismo, alla violenza, alla guerra.Un’idea di calcio a trecentosessanta gradi portata avanti con coraggio anche nei momenti più difficili.
“Negli attimi in cui avrei voluto mollare ho sempre avuto il sostegno della mia bellissima famiglia e dei miei amici di infanzia, Nicholas e Leandro fra tutti li vorrei citare e ringraziare” – ha poi continuato il Direttore – “Non mi sono sentito mai solo, nemmeno nei momenti più difficili di questo percorso, iniziato a soli diciannove anni.
Nel mio cuore porterò sempre il calore della gente che ci ha sostenuto in massa.Per questo motivo mi sento di ringraziare pubblicamente il gruppo Boys San Paolo.
Ma devo dire grazie anche alle Istituzioni ed alle due Amministrazioni con cui ho avuto piacere di confrontarmi.Un grazie dunque ai vari Assessori allo Sport che ho conosciuto e che non hanno fatto mancare il loro sostegno anche quando il dibattito è stato più acceso.
Su quest’ultima, in particolare, ripongo grande fiducia e speranze affinché ai giovani solarinesi possa essere regalato un tappeto sintetico in cui poter crescere e giocare.Ciò permetterebbe un grande salto di qualità.L ‘ultima stagione ci ha lasciato, invece, l’amaro in bocca con due retrocessioni che purtroppo sono state frutto di situazioni che non ci hanno permesso di lavorare con l’armonia e la serenità degli altri anni.
Ne ho preso atto e ho condiviso insieme ai miei collaboratori tutte le responsabilità.Tuttavia sono certo che le basi solide costruite in questi anni diano la possibilità a chi succederà nel progetto di riportare il San Paolo subito dove merita.
Concludo, infine, ringraziando la società ed il presidente per la stima e la fiducia in me riposta.Altre parole non servono quando a gridare sono le emozioni.
Grazie mille San Paolo, sono onorato di averti servito”.Per il San Paolo si chiude dunque un primo ciclo importante, con i risultati raggiunti che hanno lasciato un segno indelebile.