Francesco Santoro dal management alla Virtus Junior Stabia


Francesco Santoro dal management alla Virtus Junior Stabia

Francesco Santoro Vice Presidente della Virtus Junior Stabia è stato raggiunto dalla nostra redazione per una intervista. Dal mondo del management alla realtà calcistica che rappresenta:

Tanti onori ed oneri. Come sta vivendo questi primi mesi nella Dirigenza del Team?-

-Questi primi mesi sono stati molto concitati è difficoltosi, si sá che quando si uniscono due società e si parte da zero le difficoltà di ogni genere sono dietro l’angolo.
Nonostante le iniziali perplessità da parte di molti, penso che siamo riusciti a creare un bel gruppo con la prima Squadra che sembra abbia imboccato la strada giusta e con il settore giovanile abbiamo dato lustro alla scuola calcio facendo partire un bel progetto.

Il suo è un ruolo di grande importanza e responsabilità. Come si sta rapportando il gruppo ?

-Non esiste una regola Precisa, la squadra è come una azienda; ognuno ha un compito ben preciso e delineato, quindi per gestire questo splendido gruppo di professionisti noi tutti della società abbiamo allestito una nostra squadra interna pronta a curare e soddisfare qualunque esigenza o difficoltà si presenti.
Ovviamente i ragazzi dopo, sono obbligati a dare sempre il massimo, poi, se non si vince, merito all’avversario.

Spesso sentiamo Presidenti del calcio professionistico che si lamentano per mancanza di entrate. È corretto dire che gli sforzi economici che state sostenendo nascono dalla passione per questo sport e dalla voglia di mettersi in gioco?

-Purtroppo l’Italia ovviamente è sul podio come assenteismo soprattutto per le categorie minori riguardo aiuti o fondi per sostenere lo sport.

Ad oggi in periodi così difficili non è facile reperire persone che decidono di investire in marketing, ma posso permettermi di dire che grazie soprattutto alla determinazione del Sign. Ingollingo stiamo riuscendo ad entrare nel cuore di molte persone.
Bisogna impegnarsi nel saper spiegare il progetto; certo la passione per questo sport è tanta, ma spesso le istituzioni fanno scoraggiare, e non poco.

Lei è più per un modello di gestione familiare oppure aziendale. Altra domanda che spesso sentiamo tra gli appassionati?

-La Virtus è un esempio di nuova gestione sociale quindi né familiare né aziendale.
Mi sento di dire che siamo tutti una grande famiglia vogliosa di crescere sempre.

Nel calcio europeo e da qualche anno anche in Italia sta scomparendo la figura del “Presidente tifoso” come viene chiamato dal popolo degli appassionati. Secondo lei nel nostro paese abbiamo realmente bisogno di investitori stranieri ?

-Lo sport e soprattutto il calcio necessita di presidenti o dirigenti no di tifosi, ma super tifosi!
L’Italia avrebbe bisogno di modellarsi agli altri Paesi Europei cercando sicuramente la facilitazione di ingressi economici esteri, ma sempre gestiti e controllati da italiani vogliosi non solo di fare business, ma anche di aver è un riscontro sociale.

Per tornare alla realtà della Virtus Junior Stabia che traguardo vi siete prefissati per questa stagione calcistica?

-Sono un ex calciatore ed anche io ho le mie scaramanzie. Quindi passo!

Ha un sogno nel cassetto che spera di aprire presto?

-Certo, questo sogno è stato gia condiviso con le persone a me più vicine, ma che non posso rivelare altrimenti sembrerebbe quasi propagandistico. Spero di risentirci presto per raccontarvelo da vicino come nuovo progetto iniziato e non solo sognato.

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