Gasperini e Allegri – Perché tenere l’uno e non l’altro?


Gasperini, dopo la vittoria per 3 a 0 contro il Marsiglia, ha raggiunto un record: l’Atalanta giocherà la sua prima finale Europea, contro l’Olympiakos.Un traguardo incredibile, soprattutto per un altro motivo.

Gasperini allena la squadra bergamasca da ben otto anni.E, a detta del presidente Percassi, lo farà ancora (per almeno altri due anni).

A dimostrazione che la continuità, alla fine, paga.E, sulla Gazzetta dello Sport, il giornalista Alessandro Vocalelli ha scritto un articolo dal titolo eloquente “La lezione di Gasp e dell’Atalanta: ha davvero senso licenziare Allegri e Pioli?“.

Indubbiamente mantenere allenatore è importante.Eppure è altrettanto giusto esonerare Allegri.

Gasperini ha portato sempre risultati…

Pochi titoli, anzi nessuno.

Eppure Percassi, nonostante un paio di stagioni non esaltanti, mai ha messo in dubbio il tecnico piemontese.Basti pensare alla semifinale di Champions sfiorata a pochi minuti dalla fine contro il PSG, e solo grazie a due grandi giocate di Mbappé.

E scusate se è poco.

Gasperini

E adesso, nonostante gli zero tituli, Gasperini è sempre al timone dell’Atalanta e, cosa più importante, mai in discussione.Amato, giustamente da tifosi e dai calciatori, e dalla dirigenza ha dimostrato che non servono investimenti miliardari per ottenere dei risultati.

E, forse, a fine Maggio arriverà il primo titolo.

…mentre Allegri solo confusione

Altro discorso merita Massimiliano Allegri.

Dopo cinque anni, dove ha raggiunto due finali di Champions, e a un esonero rimediato grazie all’asfissiante presenza di Cristiano Ronaldo, il tecnico livornese, dopo tre anni, ha dimostrato sia di essere rimasto indietro come idee, sia di essere troppo arrogante per ammettere i suoi errori.In tre anni, nonostante un’ottima squadra, non è mai stato veramente in corsa per lo scudetto, raggiugendo una solo finale di Coppa Italia (quindi facendo meno di un anno di Pirlo).

Senza contare l’ignobile eliminazione dai giorni della Champions 2022/23 arrivando a pari punti con il Maccabi Haifa, arrivando in Europa League solo per differenza reti.

E, complice la penalizzazione di dieci punti, senza nessuna coppa europea è riuscito nell’impresa di farsi staccare di ventiquattro punti dall’Inter impegnata su tre fronti, facendosi scavalcare anche da Milan e Bologna (al momento) e salvando la qualificazione nell’Europa dei grandi solo grazie al quinto posto valido per la Champions.

Da guardie e ladri agli obiettivi raggiunti

E se adesso il tecnico juventino parla di “Complimenti da fare alla squadra”, è ormai arrivato al ridicolo.Una vittoria nelle ultima cinque, con solo quattro gol segnati.

E mettendo da parte le battute sulle guardie e i ladri quando i bianconeri erano un punto avanti all’Inter.In conclusione: Gasperini, con tutti i suoi difetti, si è messo in discussione ed è ripartito e, in fondo, è andato sempre in crescendo migliorando squadra e valorizzando i giovani.

Allegri, per contro, è riuscito solo a farsi odiare da quasi tutta la tifoseria e perfino dagli addetti ai lavori che prima lo difendevano.Perché è vero che la continuità è importante, specialmente in panchina, ma il compito di un allenatore è anche quello di dare qualcosa alla squadra.

E Massimiliano Allegri, a parte una serie di insulti ai giornalisti e di frasi fatte, non ha portato nulla in questa sua nuova avventura in bianconero.

 

 

 

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