Il Napoli cade a Marassi, il pensiero post gara, il punto di Gianfranco Piccirillo che commenta la sconfitta azzurra:
Il Napoli perde a Genova a casa del Grifone. Decisivi Pandev ed il portiere Perin
La squadra in un periodo molto complicato per le polemiche su Gattuso, gli infortuni e i contagi del corona virus, contro una formazione rigenerata dalla cura Ballardini, gioca bene, ma commette tantissime ingenuità. Nel primo tempo addirittura nei primi dieci minuti tira tre volte pericolosamente in porta con Zielinski, Lozano e Di Lorenzo, ma già nell’occasione del polacco, oggi capitano per le assenze di Insigne e Koulibaly, diventa protagonista Pandev, l’ex quarto tenore del Napoli di Mazzarri. Dopo l’errore che facilita l’occasione di Zielinski ben parata da Perin, il macedone ormai vicino al ritiro realizza due grandi gol, sfruttando le indecisioni del Napoli, che addirittura nell’azione del raddoppio si fa irretire da ben 21 passaggi consecutivi degli avversari. Tra il primo e il secondo gol di Pandev, che da buon ex non esulta, Petagna coglie una clamorosa traversa di testa sugli sviluppi di un piazzato e poi nella parte finale del primo tempo Perin deve compiere altre due parate su Elmas e Lozano, mentre Mario Rui stasera si sente Roberto Carlos e preferisce tirare in porta, senza peraltro centrarla minimamente in almeno due occasioni.
Insomma la squadra subisce due reti nelle uniche due occasioni create dal Genoa, che però è ottimamente schierato da Ballardini soprattutto per bloccare le iniziative del Napoli, che nella ripresa prova ad invertire la tendenza. Gattuso fa entrare Insigne e Andrew Osimhen per Zielinski e Petagna e sembra trarne beneficio Politano, che sfiora subito il gol con un gran tiro dal limite alla destra del palo di Perin, ma soprattutto Lozano che torna sulla corsia che preferisce, quella destra, e il portiere del Genoa continua a fare grandi parate, soprattutto su Diego Demne. Proprio l’utilizzo di Lozano in ruoli non congeniali fa arrabbiare molti tifosi nei confronti di Gattuso, mentre il tignoso Strootman e Pandev, che con Benitez aveva segnato una doppietta nel Napoli proprio contro il Genoa, sono sostituiti da Ballardini, quando nel Napoli si infortuna pure Manolas, determinando l’entrata di Rrahmani. Insomma piove sul bagnato e anche Osimhen non riesce a trovare la porta, calciando fuori da favorevole posizione, mentre nel Genoa Badel sembra Pirlo o Verratti e il palo clamoroso di Insigne dimostra che la maledizione del centesimo gol è per il talento frattese un ostacolo grande da superare. L’ingresso di Bakayoko per Demme consente una maggiore tonicità a centrocampo e il Napoli finalmente trova il gol con Politano per le speranze finali di evitare un’altra pesante sconfitta. Ma nel recupero Elmas spreca la palla del pareggio, tirando in modo sconclusionato e Rui invece del rigore, che pare esserci, trova l’ammonizione proprio nell’ultima azione senza nessun intervento del var. Sinceramente oltre gli errori di Gattuso credo che la sfortuna stia recitando un ruolo non secondario nelle vicende di un Napoli, che peraltro ancora una volta ha rinunciato a fare acquisti nel mercato di gennaio, cedendo invece oltre Milik anche Malcuit e Llorente. Non mi unisco quindi ai tanti che auspicano l’esonero del tecnico perché credo che le responsabilità delle numerose sconfitte non siano tutte le sue e comunque il Napoli rimane in corsa per gli obiettivi stagionali a cominciare dalla finale di coppa Italia, che potrebbe riconquistare a Bergamo mercoledì sera contro un’Atalanta, che pure non sta attraversando un un grande periodo di forma.
