Giugliano, intervista a Patrizio Perrotta


Giugliano, intervista a Patrizio Perrotta

Le tigri sui propri canali ufficiali si concedono una deliziosa intervista:

Tra i protagonisti della scena calcistica giuglianese c’è sicuramente Patrizio Perrotta, oggi massaggiatore dei tigrotti ma anche un uomo lungimirante che intuì le potenzialità del calcio femminile molti anni fa, portando a Giugliano enormi soddisfazioni.

In squadra abbiamo Dino Fava Passaro, ex Udinese e Bologna, è il giocatore più forte avuto in cura?

“In questa categoria sì, è il più forte nettamente, in carriera però ho avuto anche Migliaccio, Cutolo, Vives, tanti calciatori di livello tra le mie mani. Oggi avere Fava è un motivo di grande orgoglio per un massaggiatore”.

Come ogni figura professionale che agisce dietro le quinte, anche il massaggiatore a volte è “dimenticato”, ma quanto è importante questa figura in un calcio che va a 1000 all’ora?

“Io credo che se si fa il massaggiatore con la piena professionalità non si dimentica nessun infortunio. E’ difficile da interpretare come lavoro, perché bisogna stare attenti ed essere disponibili anche telefonicamente. Bisogna capire le esigenze dei ragazzi e coccolarli come atleti e come uomini. Il benessere psicofisico si ripercuote sui muscoli, quindi è fondamentale non solo come massaggiatore vero e proprio, ma anche come uomo spogliatoio.”

Il 23 gennaio ci aspetta una grande sfida, emozionato?

“E’ la mia terza finale di Coppa Italia. Ne ho fatte due con la femminile in Serie A e fortunatamente tutte e due vinte, non c’è due senza tre direi. Sono gare che si preparano da sole, anche le energie mentali salgono a mille. La finale di Coppa Italia è tutta di un’altra storia e sarà sicuramente una partita eccezionale con una tifoseria pazzesca ed una cornice di pubblico che fa rabbrividire. Vedere il Giugliano in questa categoria infatti mi fa un po’ male e vedere un presidente come Salvatore Sestile, che fa tantissimi sacrifici, che non ci fa mancare nulla, in questa categoria, non è bello”.

La tecnologia della prevenzione è sempre più importante, quanto facilita il tuo lavoro?

“La tecnologia è importante, perché si possono prevenire anche le contratture nascoste e si possono mettere in cura immediatamente i calciatori. I tempi di recupero sono più brevi, anche con la fisioterapia con attrezzi che tolgono subito gli ematomi, su cui puoi lavorare subito. Basta tornare 10-15 anni indietro ed è un altro mondo”.

Fonte: https://www.fcgiugliano1928.com/news/patrizio-perrotta-un-massaggiatore-tigrott

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