Il derby ha parlato nerazzurro, dopo la finale di Super-Coppa Italiana l’Inter riesce a portarsi a casa quello di campionato un fatto non proprio scontato anche perchè la vittoria contro il Milan mancava dai tempi di Antonio Conte. Nello scorso campionato un pareggio ed una vittoria per la squadra di Pioli mentre Martinez e compagni si prendevano la “Rivincita” nella semifinale di Coppa Italia. Il Milan ha cantato nel derby di andata e se sommiamo tutti questi fattori si capisce ed intuisce che l’impresa nerazzurra assume un enorme valore non solo simbolico ma pratico.
La partita ha raccontato diverse cose, con L’Inter che ha tenuto palla ed ha provato a pizzicare verso la porta di Tătărușanu uno dei protagonisti positivi di questa partita. Pioli lasciava fuori Leao e disegnava un diavolo in versione 3-5-2 mentre Inzaghi confermava quasi la formazione tipo dell’ultimo periodo. Martinez prova a trascinare i suoi e provava di testa l’unico goal della partita, ecco da qui inizia la gloria e la gioia nerazzurra ma anche il peccato della squadra di Inzaghi che proprio non riesce a chiudere le partite quando si gioca bene e sicuramente è un dato dove bisogna lavorare e ripartire. Il Milan è troppo brutto per essere vero, la squadra non diverte più ed appare troppo tenera. Nella ripresa i rossoneri hanno anche provato ad alzare il baricentro ma hanno prodotto una mezza palla goal con Giroud che si inceppa sul più bello graziando Onana con un “Non tiro”. L’Inter avrebbe meritato di chiudere il conto tempo prima ma alla fine della fiera si è rischiato il minimo sindacale con una vittoria netta forse non nel punteggio ma in materia di mole di gioco ed anche di spettacolo perchè anche l’occhio vuole la sua parte.
In vista della Champions League e contro Antonio Conte il Milan ha una settimana per provare a cambiare rotta e scrivere un copione diverso mentre l’Inter con il Napoli lontanissimo può ancora dire la sua in questa stagione con tanti alti e bassi ma dove non stanno mancando le soddisfazioni.