Il Napoli torna a sorridere al Maradona e lo fa centrando il primo obiettivo stagionale: il passaggio agli ottavi di Champions davanti al suo pubblico.
Il Maradona torna ad esultare
Dopo tante delusioni casalinghe, il Napoli, e il suo pubblico, tornano a festeggiare in casa. E, dopo tre sconfitte di fila (Real Madrid, Inter e Juventus) nonostante le prestazioni più che buone, una vittoria morale era necessaria per poter se non rilanciare la stagione, almeno per ripartire per la conquista del quarto posto.
Una vittoria facile nel complesso, anche se gli azzurri devono registrare i soliti problemi difensivi, soprattutto sulla fascia sinistra. Kavaraskthelia manca ancora l’appuntamento con il gol, ma registra una buona partita. E trona ad esultare, con un po’ di fortuna, anche Victor Osimhen.
Una pratica che, in apparenza, viene archiviatata già nel primo tempo: al minuto numero otto, dopo un affondo di Politano sulla destra, Serdar interviene molto goffamente e devia il pallone nella propria porta. Nota a margine, Serdar fu l’autore dell’autogol che regalò al Napoli la prima gioia in Champions.
E torna a festeggiare anche il tanto criticato e vituperato Meret. Perché, a metà primo tempo, il portiere triestino compie un miracolo e devia in angolo, in controtempo, una forte conclusione di Horta lasciato colpevolmente solo dalla difesa ballerina del Napoli che deve ringraziare il suo estremo difensore.
Una partita difficile
Ma nonostante il risultato, e il gol dopo nove minuti, il Napoli è in difficoltà, complice un momento molto complicato dal punto di vista dei risultati e soprattutto psicologico. Nervi, tensione e tanti sbaglia che il Braga non coglie mai. E stavolta sono i padroni di casa ad approfittarne.
Perché, dal 31′, ovvero da una conclusione di Zielisnki, i partenopei si svegliano. E Natan, un minuto dopo, si invola bruciando la difesa del Braga. Servizio per Osimhen che sbaglia il controllo e si fa carambolare il pallone sui piedi. Fortunatamente alla fine la sfera si deposita dolcemente in porta per i due a zero.
La ripresa è stata molto accademica ma la con retroguardia napoletana un po’ troppo allegra (anche un palo colpito dal Braga) e qualche strafalcione tecnico evidente (Anguissa ha trovato la strada sbarrata da Matheus ma sulla respinta Osimhen si è divorato la chance per la doppietta personale).